ANCHE IL PREMIO OSCAR USA LE NUOVE TECNICHE DIGITALI
Le nuove tecniche digitali stanno prendendo sempre più piede. Ci ricordiamo
tutti di "Toy Story" il primo lungometraggio cartone animato realizzato
completamente in digitale nell'ormai lontano 1996, coprodotto dalla Disney e
dalla Pixar.
Negli anni il software di animazione si è evoluto ed ora
queste tecniche sono all'ordine del giorno... e le immagini disegnate oggi dal
computer hanno poco da invidiare alle animazioni ed agli sfondi creati manualmente....
anche se la "Cenerentola" di Walt Disney rimane per me ancora insuperato
ed insuperabile.
Ma oggi anche le riprese digitali sono alla portata di tutti,
così come il montaggio digitale. Un grande regista come Steven
Soderbergh, premio Oscar 2001per "Traffic", ha realizzato
un film interamente in digitale: "Full Frontal". Ha utilizzato infatti
la videocamera digitale Canon XL1s Mini Dv, con sistema a 3 CCD da 1/3 di pollice,
320.000 pixel, un'ottica in dotazione con zoom solo ottico 16x 5,5-88mm IS II
(vedi brochure 1 e 2),
effettuando circa 50 ore di riprese in 18 giorni, è stata utilizzata
la luce naturale e tutte le scene sono state girate senza alcuna interruzione.
Il tutto è stato poi montato con due Apple Mac G4
utilizzando il programma FinalCut Pro.
Il film, della durata di quasi 2 ore,
è stato presentato nella sezione "Controcorrente" della 59ima
Mostra del Cinema di Venezia - anno 2002. Un film a basso costo (anche se poi
il budget è stato di soli 2 milioni di dollari!), infatti anche Julia
Roberts e Brad Pitt, che hanno dovuto come tutti gli altri attori arrivare sul
set con la propria auto e truccarsi personalmente, hanno avuto un cachet simbolico
(grazie all'amicizia di un premio oscar!).
Ricordiamo che Steven Soderbergh aveva iniziato come regista di corti in 16 mm e con il suo corto (di cui fu regista, sceneggiatore, tecnico del suono e montatore) "Sesso, bugie e videotape" entusiasmò critica e pubblico a Cannes, ricevendo il premio Palma d'Oro nel 1989.
Il digitale ancora non riesce a darci la qualità cinematografica, ma le nuove tecnologie, restando al servizio della settima arte, possono ampliarne la creatività e semplificarne l'uso.