LO STUDIO DI UN FOTOGRAMMA

Guardiamo questa immagine (tratta dal film: "La ragazza con l'orecchino di perla"):
Studio di un fotogramma dal film: "La ragazza con l'orecchino di perla" - www.ilcorto.it

E' una classica immagine in formato 16:9 dove si notano due inquadrature affiancate:
Studio di un fotogramma dal film: "La ragazza con l'orecchino di perla" - www.ilcorto.it
in quella di destra si nota già l'ampia dimensione dell'inquadratura, classica, perfetta, a cui viene accostata una seconda immagine, più buia, illuminata di riflesso, è un secondo quadro che aggiunge una nota pittorica e che rende l'immagine totale più completa. E' un esempioda tenere sempre presente.

Da notare l'ampia gradazione dei colori, si passa dal bianco assoluto al nero più profondo. La tonalità è perfetta. E se guardiamo la stessa immagine in bianconero,
Studio di un fotogramma dal film: "La ragazza con l'orecchino di perla" - www.ilcorto.it
notiamo che non esistono note stonate, masse troppo bianche o troppo nere... la gradazione di grigi è molto ampia... In immagini come queste, il lavoro del direttore della fotografia è basilare.
Perchè vi abbiamo mostrato l'immagine in bianconero? perchè così si possono notare meglio gli eventuali errori di luce.... avete presente le foto dei direttori di fotografia, in cui avevano appeso al collo un filtro per osservare in bianconero l'immagine da inquadrare? analogamente oggi le immagini si guardano su un monitor con la possibilità di vedere l'immagine in b/n.

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