CINEMA TOP TEN DA CHOC

Le dieci scene di maggior effetto

La rivista "Premiere" ha stilato una classifica dei momenti più scioccanti nella storia del cinema. In testa una scena tratta dal film " La moglie del soldato" del regista irlandese Neil Jordan, Oscar nel 1992 per la miglior sceneggiatura, seguito in seconda posizione da " Nemico pubblico ", classico del gangster-movie datato 1931, e al terzo posto il thriller fantascientifico " Alien " di Ridley Scott.
A scalare la vetta delle 10 scene che hanno sconvolto di tutti i tempi, è uno dei momenti chiave del film " La moglie del soldato ", nel quale il protagonista, un terrorista dell'Ira interpretato dall'attore Stephen Rea, scopre che la ballerina di cui si è innamorato è in realtà un uomo. Il film è immediatamente seguito in classifica da una sequenza del " Nemico pubblico " di William A. Wellman, nella quale il cadavere di James Cagney, che nel film interpreta il ruolo del criminale Tommy Power, viene scaricato davanti alla sua porta di casa. Terzo posto per la piccola creatura mostruosa, che fuoriesce dallo stomaco dell'attore John Hurt nella prima versione di " Alien ".

Le posizioni successive sono occupate dall'intramontabile " Psycho " hitchcockiano (l'istante in cui la Miles scopre la salma scheletrica della sorella scomparsa) e "Gangster Story" di Arthur Penn, con la scena in cui Bonnie e Clyde (rispettivamente Faye Dunaway e Warren Beatty) cadono vittime di un'imboscata della polizia e restano entrambi uccisi. Sesto posto per " Mr. Blonde " il personaggio di Michael Madsen che, ne " Le iene " di Quentin Tarantino, taglia l'orecchio ad un ufficiale di polizia ballando sulle note di "Stuck in the middle with you". In settima posizione troviamo la scena dello stupro di Ned Beatty in " Un tranquillo week-end di paura ". A chiudere la top ten, due classici dell'horror: " Carrie - Lo sguardo di Satana " e " L'esorcista ", seguiti al decimo posto dalla nota scena del rasoio di " Un chien andalou ", soggetto e sceneggiatura della coppia Luis Bunuel e Salvador Dalì.

da: http://www.tgcom.it/spettacolo/