Grazie ELDA - Riceviamo e pubblichiamo:

Confermo la mia presenza domenica 5 marzo 2006 alla finale del concorso "Il corto.it". Elda Saccani

N.B. Per gli organizzatori: (a selezioni oramai sicuramente concluse)

Sono molto, ma molto, emozionata nell'attesa del 5 marzo, cosa che non mi era successa agli altri due concorsi a cui ho partecipato sino ad ora, e perciò sono convinta che il vostro concorso abbia già  un vincitore ed è  IL SITO "IL CORTO. IT".

Vedrò volentieri tutte le opere che verranno proiettate domenica, ma sono sicura che nessuna mi darà la stessa emozione che mi ha dato il vostro sito da quando ho cominciato a frequentarlo, dopo aver inviato il mio corto.
La tensione che siete riusciti a creare, con le notizie sull'andamento del concorso e con la pubblicazione delle selezioni, (la prima, parziale, in cui, ahimè, non c'ero, e poi definitiva in cui, evviva, c'ero) è degna dei migliori film di suspense; le emozioni poi che, in un crescendo di entusiatica aspettativa e di batticuori, sono esplose alla notizia di aver passato e la prima e la seconda selezione sono state difficili da contenere (e anche da giustificare).

Alla prima selezione era come se avessi già vinto e la mia razionalità non riusciva a convincermi che comunque avevamo vinto in 377.
Il passaggio alla seconda selezione era ormai un premio Oscar :...e va bhè... 155 Oscar... e allora? Mi sarebbe dispiaciuta una terza selezione: così, vengo a Roma da vincitrice, non importa se poi a Roma non vincerò niente.

Sono riuscita a percepire delle persone, anch'esse entusiaste e tese, dietro il sito, dietro i suoi aggiornamenti e le sue modifiche più o meno convinte, dietro la scelta di pubblicare una lettera che vi ha amareggiato, dietro le decisioni prese giorno per giorno, con chissà quali dubbi e timori. E' stato uno spettacolo di umanità che è riuscito ad emergere dall'asettico mondo di internet e che ha raggiunto chi era sulla vostra stessa lunghezza d'onda.

I consigli che ho trovato sul vostro sito mi hanno acceso molte luci su punti che prima mi erano oscuri, ma la cosa importante che mi avete trasmesso è che d'ora in avanti cercherò di orientarmi verso la realizzazione di un sito internet combinato con dei brevi video annessi. La freddezza del mezzo, che prima  teneva lontano i miei interessi artistici da Internet (pur adoperandolo regolarmente per lavoro), si è sciolta con il vostro concorso.
grazie Elda Saccani

P.S. Chiedete nel sito di dire la nostra opinione  sulla  lettera polemica che vi è giunta: io sono un' autodidatta, nel senso che faccio tutto da sola, guai, però, se non potessi avere un giudizio sui miei lavori da qualcun altro più esperto di me, e questo sia in positivo che in negativo; si impara sempre  da quelli che ne sanno più di noi, alla peggio anche a non perdere più tempo e cambiare mestiere. Vi riporto alcune frasi di Massimo D'Azeglio, tratte da "I miei ricordi" a proposito di quando D'Azeglio cominciò a scrivere poesie e  di come fu indotto ad abbandonare la poesia per scrivere invece in prosa: ...

"principiai dunque anch'io dai versi... Molti anni dopo mostrai questi versi a Grossi, il quale dopo averli letti con il più vivo interesse, mi disse: Hin propri minga bej ! (1) Se allora avessi ancora avuto bisogno di guarire dall'affezione poetica , questa breve quanto limpida sentenza di uno dei più eletti ingegni d'Italia e de' miei più cari amici, sarebbe stata una vera panacea."

Più avanti negli anni, quando stava scrivendo L'Ettore Fieramosca, così meditava:
" Molti si stupiscono alle volte, che non s'amino le feste, i balli, i pranzi, i così detti divertimenti; se costoro potessero provare per mezz'ora i piaceri dell'immaginazione, del concepire e creare nel mondo fantastico, non si stupirebbero più e vedrebbero qual differenza! Una riflessione però mi si presenta: come mai codeste gioie, che veramente hanno del divino, non producono opere ugualmente divine? Che cosa sono, invece, al paragone le opere umane anco le meno imperfette? Malgrado però tutti i miei entusiasmi, in fondo in fondo, udivo nel cuore quella terribil voce che nei più bei momenti vi schernisce, e vi gela col maledetto dubbio: - a te ti paion meraviglie, e chissà invece che scioccherie inventi! - Certi caratteri non dubitano mai.Beati loro! Certi altri, invece, guai se all'atto del produrre sono assaliti dal dubbio: ed io son tra questi. Per uscirne dissi a me stesso: -non c'è altro che mostrare quello che hai fatto a chi se ne intenda, e non t' inganni.- Come consigliere e censore scelsi Cesare Balbo... "

(1) Non sono proprio belli per niente - in dialetto milanese


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