IL GIALLO
A Partire dagli anni trenta il giallo (in Italia dal colore della copertina) classico subisce una vera e propria rivoluzione, viene cambiato nei suoi principi fondamentali. Ad operare questa rivoluzione sono due grandi scrittori americani e in Francia per altri versi G.Simenon.
Gli scrittori americani in questione sono Dashiell Hammett e Raymond Chandler, essi sviluppano una Detective Story molto più realista e con una componente d’azione tipicamente cinematografica, anzi la fortuna del genere è forse dovuta proprio al cinema.
Chandler, in un saggio dal titolo ‘’La Semplice Arte del Delitto’, apparso sulla rivista ’’The Atlantic Monthly’’ nel 1944, polemizza con il poliziesco analitico rappresentato dalla scuola inglese (AgataChistie), sostenendo che occorre sottrarre il Delitto ai dilettanti e restituirlo agli addetti ai lavori ed indica inoltre in D. Hammett l’inventore di questo stile.
‘’Hammett ha tolto il delitto dal vaso di cristallo e l’ha gettato nei vicoli: …Hammett ha restituito il delitto alla gente che lo commette … e non semplicemente per provvedere un cadavere ai lettori ..…mise sulla carta i suoi personaggi e li fece parlare e pensare nella lingua che si usa, di solito ,per questi scopi…’’
Possiamo quindi dire:
Nel Romanzo giallo inglese il delitto è un’eccezione, nei romanzi di Chandler, Hammet e Cain il delitto è la norma.
Non più un rompicapo intellettualistico ma una descrizione realista del degrado metropolitano.
Chandler quindi, critica il Romanzo Giallo classico: è sostanzialmente evasione di stampo commerciale, dice, letteratura ripetitiva: abbiamo quindi una critica al romanzo ''d’evasione'' (anche se di gran qualità) da parte di un autore dello stesso genere che divenne poi un autore di successo. I Romanzi di Chandler quindi, ci permettono di fare riflessioni sulla letteratura di ''consumo'' nel secolo xx; rapporto con il pubblico, con il consumo, con il cinema, ecc. Ma nello stesso tempo non completamente appiattita su esigenze commerciali , anzi addirittura si differenzia o vuole differenziarsi da quella inglese.
Chandler crea dentro la produzione in serie dell'industria , ne legge i meccanismi, si si scontra con le esigenze della produzione .......ecc.
Nell'ambito della trama prevale ad esempio una caratteristica: Azione più che riflessione, il dialogo, ecco il motivo del successo cinematografico.
Il noir, al contrario del giallo, si disinteressa delle regole positiviste che prevedono la risoluzione razionale di un enigma (chi ha commesso il delitto?) per privilegiare l'indagine di una realtà sregolata e violenta (perche' è stato commesso un delitto? in quale contesto?). Il regista B. Wilder in particolare diresse due film che danno l'idea di quanto stiamo dicendo: La Fiamma del peccato un classico del Noir (dal romanzo di Cain con partecipazione alla sceneggiatura di Chandler) e Testimone d'accusa, da un romanzo di A.Christie. I due film danno una chiara idea delle due scuole.
La Malavita può governare una intera città corrompere la magistratura … La ricerca dello scrittore diventa quindi ricerca in un Labirinto (esistenziale e sociale) umano senza certezza. L’eroe di Chandler ,Ph.Marlowe portato sullo schermo da grandi attori di Hollywood come H.Bogart e R.Mitchum, (icone fotografiche) è sostanzialmente un eroe disincantato che vive in un orizzonte esistenzialista solo che a differenza della cultura colta Europea i riferimenti della narrazione sono popolari: tra l’altro Chandler proveniva dalla letteratura cosiddetta ‘’Pulp’’ (da cui il noto film Pulp Fiction) una letteratura di secondo ordine molto popolare negli anni trenta e in Italia è stato fatto conoscere da Oreste Del Buono, uno scrittore che ha introdotto da noi tra tante cose, i fumetti di Linus.
Chandler quindi, è uno scrittore ‘’commerciale’’ che ci fa entrare nella letteratura fatta in ''serie'' ma con un senso critico e un talento narrativo enorme. L’Arte in una epoca di Riproducibilità tecnica fatta in serie, una merce come le altre (L’autore perde ‘’L’Aureola’’ lo abbiamo visto nella poesia di Baudelaire - Vedi la Poesia: ’’ L’albatro’’) …tutto questo porta a fare i conti con il mondo e la comunicazione in cui viviamo - anche per questo Chandler e Hammett sono importanti.
Chandler con Hammett si stacca dal semplice intrattenimento narrativo pur facendo pienamente parte dell’industria letteraria di consumo dell'epoca - dandoci opere di grande talento.
Chandler n ato nel 1888 a Chicago (morto a La Jolla [California] nel 1959) Figlio di un americano e di una Irlandese si trasferisce ad otto anni insieme alla madre, che aveva divorziato dal marito in Inghilterra dove ebbe una notevole e raffinata formazione letteraria spostandosi occasionalmente in Francia e in Germania per studiare le rispettive lingue. Conrad, il naturalismo francese, il poeta Eliot, vengono citati come influenza letteraria. Si interessa di letteratura e pubblica alcuni lavori su riviste specializzate
Dopo essere ritornato negli Stati Uniti nel 1912 e aver preso parte alla prima guerra mondiale esercita diverse professioni in compagnie petrolifere e di assicurazione prima di dedicarsi, nel 1933, interamente alla sua attività di scrittore, sulla rivista ''Black mask'' rivista specializzata in una letteratura di ''genere'' molto popolare. Chandler che aveva esercitato diversi mestieri in diversi campi raggiungendo anche buoni livelli di retribuzione in particolare in una compagnia petrolifera dove svolgeva compiti amministrativi-aveva sempre avuto grossi problemi di integrazione a causa dell'alcolismo e di un profondo malessere esistenziale-
Nel 36 nell'ambito della rivista su cui scriveva conosce D.Hammett
Sradicato socialmente e caratterizzato da profonda insoddisfazione esistenziale Chandler si dedica alla letteratura quasi mascherando una ricerca e un tormento esistenziale che altri scrittori forse, che praticano la letteratura ''alta'', possono manifestare liberamente...... ''Quando ho cominciato a scrivere .... il massimo che mi proponevo era giocare con un nuovo affascinante linguaggio, vedere cosa riusciva a combinare come mezzo di espressione capace di restare ad un livello basso ma tuttavia capace di ...avere tono e informazioni letterarie di solito usate nella narrazione colta....''
Ne nacque un genere nuovo che suscitò grande discussione e interesse. Dietro il poliziesco c'era una crisi sociale e di valori profonda legata alla società americana degli anni 20-30 ma soprattutto una ricerca esistenziale interessantissima, essere dentro '' il crimine '' e trovare una via nel labirinto ....
Alla morte della moglie, sposata negli anni venti, Chandler accentuò sempre di più il suo malessere esistenziale che si manifestava con il vizio dell'alcool: ebbe un contratto con la Paramount e lavorò anche come sceneggiatore. Dai suoi romanzi venivano tratti film di successo.Attraverso PH. Marlowe si nascondeva spesso lo stesso autore che ne filtrava nascondendosi umori e idee e definire il carattere dell'investigatore divenne col tempo uno dei passatempi preferiti dei lettori dei suoi libri, anche perche Marlowe ha una sua evoluzione non facile da decifrare
Chandler è conosciuto quindi soprattutto per essere stato il creatore del celeberrimo investigatore privato Philip Marlowe, reso immortale dai romanzi quali "Il grande sonno", ''Addio mia amata'', ''Finestra sul vuoto'', ''Il lungo addio.''
Insieme a Dashiell Hammet, Raymond Chandler può essere considerato uno dei padri fondatori del cosiddetto genere "hard boiled", ovvero il "noir" tipicamente "made in USA".
La sua scrittura ironica, corrosiva, piena di sarcasmo , è un punto di arrivo per molti autori contemporanei. Attraverso gli occhi del suo detective privato, egli mette per la prima volta in scena il lato più oscuro della violenza, addentrandosi nella psicologia criminale con una visione cinica, a tratti spietata. l’azione .....dei suoi romanzi si svolge in un tessuto urbano, con dialoghi essenziali, scarni ed asciutti, caratterizzate da secche battute che contribuiscono ad incalzare il ritmo serrato della vicenda fino alla conclusione: dialoghi adatti al genere d'azione cinematografico''noir'' - da qui il passaggio dei suoi romanzi come soggetti dal libro al cinema.
La figura di Marlowe appare sul finire degli anni trenta in alcuni racconti, per proseguire in una serie di romanzi a cominciare con THE BIG SLEEP (Il Grande Sonno) del 1939.
…UNA FIGURA MITICA DEL POLIZIESCO CON CARATTERISTICHE CHE LO HANNO FATTO DIVENTARE UN PERSONAGGIO CULT grazie al cinema ….un lupo solitario perdente, ironico sino allo spasmo, cinico, convinto che dietro l’enigma esiste un mondo corrotto che nessuna indagine può scalfire .
La narrazione di Chandler come quella di Hammett ,e per altri versi Simenon, nasconde attraverso i luoghi tipici del ‘’noir’’ significati e contenuti ben più alti , ne segue una narrazione asciutta, essenziale, ritmata con ‘l'azione'' tipica del film. Ricordiamo ancora che il nostro autore collaborò come sceneggiatore a diversi film tra cui ‘’La fiamma del peccato’’ un noir famoso diretto dal grande regista Billy Wilder e interpretato dalla diva Barbara Stanwich una delle attrici Dark dell’epoca.
Film tratto da un romanzo di J.Cain altro notevole scrittore "hard boiled" dell'epoca
Nel film infatti appare una fotografia che mette a fuoco il contrasto Luce –Ombra degli interni (Usato da Welles in Quarto potere) tipica di questo genere.
I romanzi di Hammett e di Chandler, J.Cain e tutta la letteratura dell''hard boiled school" erano pubblicati nella "Serie Noire" della Gallimard e così chiamata per il colore "nero" delle copertine. Nel 1946 furono alcuni critici francesi che analizzando pellicole americane del genere poliziesco, prodotte agli inizi degli anni quaranta. In omaggio a quelle pubblicazioni coniarono il termine "noir".
Figura chiave di questo genere nascente è appunto il detective: una sorta di eroe esistenzialista "all'americana''.
Nel noir, i poliziotti sono spesso sullo stesso piano dei criminali, il delitto nel noir viene indagato dal di dentro, dal punto di vista del crimine. Notevole attenzione è riservata alle motivazioni e alla psicologia di chi ha commesso delitti. La ricerca dell’insolito sfocia spesso nel noir in un clima morbosamente erotico o sadico, in un onirismo(sogno) che arriva all’incubo: viene cioè stimolata nello spettatore una partecipazione che stuzzica l' angoscia
Tutte conseguenze di quella che possiamo definire, la perdita del centro, fine del principio causa-effetto,che ti permette di indagare con certezza,tutto questo è favorito dall'ambiguità che si crea sulla ''figura'' dei personaggi indefiniti riprodotti dal b/n della fotografia noir
Il poliziesco classico, con la sua razionale ricerca del colpevole di stampo positivista, è entrato in crisi, trasformandosi radicalmente: non più gioco per menti sopraffine, destinato a rassicurare lettore e spettatore, con il ripristino alla fine della legalità e dell’ordine; violenta immersione, invece, nella mente criminale e descrizione sempre più spietata, fino al sadismo, dei meccanismi psichici che imprigionano e annientano l’uomo e lo spingono a delinquere, facendolo impigliare in una rete vischiosa e assurda, senza nemmeno la “rassicurante” presenza, dietro, sopra o sotto, di un cattivo che conduca il gioco-eppure in questo contesto l'eroe non demorde non esalta ''decadentisticamente'' nessun mito è lontanissimo dalla figura dell' inetto presente nella letteratura italiana del primo novecento
Il carattere del nuovo eroe si può riassumere nella presentazione di sè che il protagonista de "Il grande sonno", Philip Marlowe, fa al vecchio generale Sternwood che lo ha ingaggiato per indagare sui ricatti che subisce la minore delle sue figlie...
Marlowe lavora per soli 25 dollari il giorno fa semplicemente il suo dovere ma si accorge della sua impotenza ,non gli resta che salvare il minimo, i sentimenti del vecchio generale che lo ha ''ingaggiato'' a causa di un ricatto ,perché tutto viene coperto dal Grande sonno della morte che copre per sempre ogni ingiustizia umana rimandandola eventualmente al Divino, nessun Detective può realmente fare giustizia.vedi ''Il Grande Sonno''
Un eroe popolare ed esistenzialista che pronto a subire ‘’lo scacco’’ non demorde comunque ..........
Il nostro Detective è cosciente della crisi di valori che lo circonda è Disincantato (Il contrario dell’Incanto-Romantico) ma si immerge nel labirinto (rimando a Gadda) della vita pur di salvare qualcosa, non privo di ironia, privo però di ''Inettitudine'' e''indifferenza'' ,(temi del romanzo italiano degli anni 20) lontanissimo da qualsiasi mito di eroe decadente.
a cura del prof. S.Cicciotti