SONIA PICOZZI - ANALISI TECNICA del film:
                 CRONACA DI UN AMORE (1950) di Michelangelo Antonioni
                 ( Fusco e Antonioni come Ejzenstejn e Profok'ev )

FINCINE

presenta

Musica, il pianoforte accompagna un sassofono solista che emette suoni tremuli e tenuti in contrasto con le secche risposte del piano usato in maniera percussiva più che melodica. Il tutto suona molto moderno e dissonante.

CRONACA DI UN AMORE

prodotto da F. VILLANI

con MASSIMO GIROTTI e LUCIA BOSÈ

Soggetto di Michelangelo Antonioni

Sceneggiatura di Michelangelo Antonioni D. D'Anza S. Giovanetti F. Maselli P. Fellini

Pausa poi la musica cambia il sassofono e il piano diventano più lirici e sognanti quasi in una virtuosa danza d'amore

Aiuto regista MASELLI

Fotografia S. SERAFINI

Musica di GIOVANNI FUSCO

Sax MARCEL MULE del conservatorio di Parigi

Piano ARMANDO RENZI

Regia di ANTONIONI

La musica sfuma a finire con la dissolvenza su nero.

7 minuti entra musica il sax lirico e malinconico, il piano ritmico e un po' angosciante «scattoso» che va quasi a sottintendere un mistero.

Musica 20:10 piano solo in sottofondo è coinvolgente e melodico ma a tratti seriale poi riprende i frammenti tematici.

Piano cresce di intensità entrano in macchina e il piano ritorna al tema iniziale vanno via.

30 musica intradiegetica come di radio o di grammofono di cui però non è visibile la fonte ma che intuiamo dall'azione

Primo piano strumentisti di orchestra latina da ballo

41 fine musica

la musica è sempre suonata dall'orchestra ma adatta alla sfilata poi ricomincia il ballo

(55) musica piano uguale e con l'aggiunta del Sax.

Poi fine musica.

(58:15) sax misterioso e lirico

Sax triste con piano.

Fine musica. Poi musica a 59/:59 uguale a prima sax solo vibrante e scuro

Esterno 1:10 musica piano misterioso insinuante quasi minaccioso e sax lirico e malinconico

(1:12 fine musica).

Dissolvenza sul nero 122 musica come di radio è una canzone.

FINE
Su di un accordo di pianoforte che fa da «tappeto» ad una nota tenuta dal sax tenuta «a delibedum».

Tratto dalla tesi di Sonia Picozzi
"Il cinema moderno e la musica per film.
Giovanni Fusco tra Antonioni e Resnais."
e presente nel sito: www.giovannifusco.com

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