SONIA PICOZZI - ANALISI TECNICA del film: HIROSHIMA MON AMOUR (1959) di Alain Resnais
Hiroshima mon amour (tr. It. Hiroshima amore mio): una musica anti-realistica che pure esprime il dualismo dell'opera (guerra-amore) grazie, anche, alla collaborazione con Georges Delerue.
[…] Mon enthousiasme pour votre partition ne diminue pas. Chaque nouvelle audition le renforce plutôt! Et je demeure stupéfait en me souvenant de la rapidité quasi diabolique avec laquelle vous avez pénétré au «cœur» de notre film. Sans vous ce dernier risquait bien de n'être qui un froid mannequin sans vie réelle (1) .
Le fatiche «straniere» di gran lunga più importanti del Nostro sono quelle per Alain Resnais, specialmente la prima, la partitura di Hiroshima, mon amour .
Resnais è un regista molto esigente in fatto di musica. Tra i suoi musicisti sono stati Darius Milhaud, Maurice Jarre, Pierre Barbaud, Hanns Eisler.
«Guai se non conoscessi tutta la musica, da Frescobaldi al surf. Quando Resnais mi parlò per la prima volta di Hiroshima mon amour (eravamo a Parigi, in una birreria, ed erano le ore piccolissime), mi disse: “Componendo la musica per questo film, Maestro, pensi al Beethoven delle Variazioni su tema di Diabelli. Questa è l'atmosfera spirituale da raggiungere”». (2)
Per Hiroshima, mon amour aveva sotto mano Georges Delerue, che aveva diretto la registrazione di Nuit et brouillard e che aveva già composto per Hiroshima un valzer, da utilizzare in un momento «realistico». Ma a Resnais, come riferisce Henri Colpi nel suo libro «Défense et illustration de la musique du le film», occorreva un «colore» particolare, ed era alla ricerca di un compositore che facesse al caso suo. L'intuizione giusta l'aveva finalmente avuta dopo una nuova visione di Il grido e di Le amiche ; decise così che Fusco sarebbe stato il compositore di Hiroshima, mon amour . Telefonò dunque a Roma, richiedendo Fusco subito, a qualsiasi condizione. Il compositore non ebbe tanta fretta, e prima di accettare volle vedere il film, che non era ancora montato. (3)
Fu subito chiaro che non si sarebbero proposti dei temi fissi per i personaggi, che non si sarebbe sottolineata sistematicamente l'immagine, che si sarebbe evitato il sincronismo, che ci si sarebbe serviti di una formazione orchestrale molto ridotta, che si sarebbe evitato accuratamente ogni riferimento giapponese. In effetti la musica di Fusco si rifiuta di seguire la dialettica delle inquadrature, saltando a piè pari le preoccupazioni «narrative» e l'«ameublement». (4) Una musica anti-realistica, dunque, che pure coglie pienamente e intimamente, nell'insieme, il significato di tutto il racconto e gli crea intorno una indefinibile atmosfera, quasi una nenia seppure con una ammirevole «profondità psicologica».
L'uso di pochi strumenti (flauto, ottavino, viola, clarinetto, corno inglese, piano, contrabbasso) (5) è strettamente legato al tema del rifiuto a dimenticare, in cui si ha il senso del presente, dell'eterno e si ottiene una continuità a «dispetto» delle immagini frammentarie e della struttura del film ricca di inserti psicologici e flash-back.
Nella sequenza di apertura giustappone stile documentario a colore sensuale alternando passaggi stretti in modalità sinfoniche a sincopati moderni in cui si notano reminiscenze di sonorità dei balletti di Stravinskij. (6)
Si ricordi soltanto la sequenza del caffè in riva al fiume, dove la donna rievoca i fatti di Nevers: ad un valzer che esce dal juke-box (quello di Delerue) segue una canzone giapponese, che si ode anche sotto le immagini di Nevers, e così l'intenso e lento motivo per piano e archi che fa da sfondo alla doppia passeggiata notturna della protagonista è lo stesso sia per le carrellate soggettive di Nevers che per quelle di Hiroshima.
Non ci sono temi riconoscibili ma frammenti, accenni melodici, legati a nuclei psicologici, come l'oblio, il rapporto Nevers-Hiroshima, il presente.
Colpi che ha dedicato uno studio particolare a questa partitura parla di straordinaria «agglutination image-texte-musique» in questa opera così spiccatamente cinematografica, oltre che musicale, che è la «partition ininterrompu» di Fusco. (7)
Globe Films International
presenta una produzione
Argos Film
Como Film
Daiei
Motion picture Co. LTD
Pathe Overseas Production
Emanuelle Riva
Eiji Okada
in HIROSHIMA, MON AMOUR
Regia di ALAIN RESNAIS
sceneggiatura e dialoghi MARGUERITE DURAS
con STELLA DASSAS, PIERRE BARBAVA e BERNARD FRESSON
PREMIO F.I. PRES. C. 1959
FESTIVAL DI CANNES - PREMIO AUTORI CINEMATOGRAFICI 1959
FESTIVAL DI CANNES - INVITATO AL FESTIVAL DI MOSCA 1959
INVITATO ALLA XX MOSTRA D'ARTE CINEMATOGRAFICA VENEZIA 1959
Direttore della Fotografia
SACHA VIERNY
TAKAHASHI MICHIO
Operatore GOUPIL WATANABE
Luci ITO
Musica di GIOVANNI FUSCO
diretta dall'autore
Canzone di Nevers di G. Deterne
Montaggio Henri Colpi, Jasmine Chasney
Aiuto regista I. SHIRAI, T. ANDRE FOUET
Suono P. CALVET, R. RENAULT, YAMAMOTO
Dialoghi Italiani FABRIZIO GABELLA
Titoli su fondo che sembra un muro su cui c'è il graffito di un fiore musica con elementi ritmico armonici in ostinato ribattuti da piccolo strumento da camera.
Particolare di due corpi nudi abbracciati piano e violini malinconici e quasi rosseggianti con un fondo melodico ribattuto che appare dolce.
Voci off di lui e lei che raccontano immagini riflettono i loro racconti sulle immagini del museo la musica si fa lontana in sottofondo e diventa quasi un divertentissimo alla stravinsky dei ballet Russes.
Corpi.
Museo, immagini dei film girati su Hiroschima 8 piano con ostinato pizzicato di archi poi fiati lirici e striduli.
Immagini dei bambini mutilati dalla bomba.
Corpi.
Superstiti bambini e altri la voce di lei fa il parallelo delle sue impressioni su Hiroshima e sull'amore che gli da le stesse sensazioni.
Corpi.
Immagini delle conseguenze e delle manifestazioni di protesta accordi di piano dissonanti e ribattuti colorano un ostinato di archi in ppp.
12 vita serena in apparenza di tutti i giorni lei dice no ho dimenticato come te poche note danno il sapore del Giappone come citazione aforistica e resa orchetipica.
Lei parla del fiume Ota.
Corpi piano solo.
Vedute di città musica da suite come in soggettiva di qualcuno che da una macchina guarda.
Corpi 15 fine musica sono a letto parlano e si coccolano 16 arrivano in sottofondo rumori esterni e il suono fievole di un flauto e di un'armonica non si distingue. Parlano di Hiroshima. Lei è un'attrice di Parigi una prima di allora era a Nevers.
Dissolvenza sul nero esterno giorno, 18.55 musica vagamente giapponese Lei è sul balcone poi osserva lui che dorme la musica diventa un suono ingrubre e ostinato mentre in un deserto psicologico lei sovrappone la figura di lei che piange un soldato morto a lui che dorme fine deserto fine musica.
Loro due sotto la doccia si coccolano, chiacchierano, si baciano.
Dissolvenza incrociata loro due sul balcone parlano di cos'era per lei hiroschima quando era in Francia e Lei la fine della guerra.
Interno lei allo specchio 23 musica in primo piano da suite.
Dissolvenza su nero fine musica lui sul letto si mette l'orologio parlano del mestiere di lui poi del film che sta girando lei che ha per argomento la pace. Lui le dice vorrei rivederti e lei domani sono di nuovo in Francia e lui insiste e lei dice no poi escono dalla stanza Lei dice a Nevers non ci tornerò mai li sono stata giovane più giovane che mai ed una volta pazza.
Esterno parlano di Never e di quello che era per Lei Nevers. Poi lui le dice mi piacerebbe passare qualche giorno con te in qualche lui lei dice piacerebbe anche me ma poi lo nega. Arriva una macchina le vi sale e via.
Set del film 29 musica incalzante da piccola orchestra da camera materna.
30 fine musica lei in pausa arriva lui che l'ha trovata.
32 musica giapponese sul passaggio di un corteo con cartelli sulla bomba e sulle loro conseguenze. La musica è palesemente intradiegetica perchè parte del corte e perché il tutto è una delle scene di massa del film che stanno girando con uomini e donne che cantano Lui nel frattempo le dice io credo di amarti vuoi venire con me ancora una volta, rispondimi hai paura e lei no e vanno via passando tra la folla della scena di massa che si sta girando 36 fine musica.
Interno casa di lui la mogli è in montagna lei gli chiede di parlarle di lei e poi le parla lei suo marito. Squilla il telefono ma lo ignorano e si baciano.
Dissolvenza incrociata loro due nudi a letto 38 musica dell'amore dell'inizio lui le chiede se l'uomo che ha amato durante la guerra era francese e lei dice non inserto psicologico del soldato poi primo piano di lei a letto che dice si è stato a Never inserto psicologico di lei ai tempi del suo amore a Nevers la musica riempie l'immagine degli inserti per divenire sottofondo quando lei parla o quando si ritorna al tempo di Hiroschima.
41 fine musica loro due a letto lei chiede perché vuoi che ti parli di lui e lui dice è per Never è la che io ho rischiato di perderti è la che hai cominciato ad essere come sei oggi 42 musica lirica e dolce di piano e archi in contrasto scuri e tenebroso.
Dissolvenza incrociata fine musica lei si sveglia lo guarda lo abbraccia e dice voglio andarmene da qui.
Dissolvenza incrociata 43 musica escono chitarra e flauto malinconici e lirici 44 fine.
Sera loro due in un ristorante parlano di Never con inserti psicologici descrittivi lui parla come se il giovane morto amore di lei fosse lui come se in lui egli si fosse reincarnato e lei sta al gioco.
Un uomo siamo a Hiroschima nel tempo della storia si avvicina al Jook box e mette un disco ballabile lento musica intradiegetica lei continua il suo racconto di Nevers 53 il disco finisce. Quando racconta la sua vegli al suo amore morente torna a parlare di lui i rumori facciano tutto è silenzio in terza persona non più come se stesse parlando di lei è sconvolta isterica lui la schiaffeggia e tornano i rumori del bar a 59 una canzone inizia lei racconta il suo arrivo a Parigi in bici dove tutti parlano di Hiroshima, sono passati 14 anni 102 fine canzone lui le domanda tuo marito conosce questa storia e lei dice non e lui d'impeto l'abbraccia.
103 musichetta in sottofondo sembra un fiato che mima una sirena 104 fine.
105 musica piano solo lei esce dal ristorante lui la segue la musica riempie l'immagine fino ad acquietarsi in sottofondo mentre lei inizia ha parlare di cammiato da lui 106 fine musica lui se ne va.
Lei arriva all'albergo entra e va nella sua camera entra forte inonda la stanza.
Lei scende le scale poi ci ripensa e le risale di corsa.
Arriva davanti alla porta della sua stanza ma non riesce a decidersi ad entrare poi entra e va in bagno a lavarsi il viso 108 musica da divertimento da suite frammento breve fine lei continua il racconto dei suoi progetti con il suo primo amore 109 frammento di musica lei parla al suo primo amore morto.
Esce dall'albergo e va in strada 110 musica è davanti al bar dove la sera prima è stata con lui 111 fine musica arriva lui mentre lei pensa di rimanere li per sempre e lui dice rimani 112 musica. Questi dialoghi non avvengono in realtà è lei che pensa e lui pure ed entrambi pensano le stesse cose.
Dissolvenza su nero lei e lui camminano per strada fine musica lui segue lei lei vorrebbe restare e vorrebbe che lui glielo chiedesse lui vorrebbe che lei restasse e vorrebbe chiederglielo 113 incrociano due suonatori di chitarra musica intradiegetica di passaggio.
Una macchina passa 11340 musica de suite angosciata racconta di lei a suo padre, i suoi desideri, i suoi sensi di colpa lei cammina ora sola 115 piano solo con accordi crudi ribattuti poi finisce con una nota tenta 116.
Piove lei si ripara arriva lui e le dice forse è possibile che tu resti e lei dice non e lui avrei preferito che tu fossi morta a Never e lei anch'io.
Dissolvenza incrociata lei sola cammina poi va a sedersi su una panchina 117 musica dice Nevers che avevo dimenticato ora vorrei rivederti arriv alui fine musica. 118 di nuovo la stessa musica inserti psicologici su nevers 120 fine musica lui parla con una vecchia seduta accanta a loro poi si gira e lei non c'è più 121 musica di ostinati angosciosi che diventa più dolce fino a finire quando lui vede lei entrare in un locale e andare a sedersi ad un tavolo lui si siede ad un altro ed osserva uno che cerca di abbordarla 123 musica solita incalzante e angosciante seppure a tratti lirica che poi viene ad annunciare l'alba con elementi bucalici riempiendo l'inquadratura delle vedute di città.
Interno stanza lei appoggiata alla porta 125 fine musica bussano entra lui. Lei piange e si dispera dicendo ti dimenticherò, ti ho già dimenticato 126 musica lei smette di piangere e come illuminata dice Hiroschima è il tuo nome e lui si è il tuo è Nevers, Nevers en France ppp di lui lenta dissolvenza su nero e di inversamente la musica va in fff.
FINE
(1) Lettera di Alain Resnais a Giovanni Fusco datata 25 maggio 1959, p. 4. Vedi Appendice 2. (Il mio entusiasmo per la vostra partitura (si riferisce alla partitura per Hiroshima, mon amour) non diminuisce. Ma, piuttosto, ogni volta che l'ascolto si rinforza! Ed io resto stupefatto per la rapidità, quasi diabolica, con la quale siete riuscito a penetrare nel cuore del nostro film. Senza di voi, quest'ultimo, rischiava di non essere altro che un freddo manichino senza vita reale.) (2) Marina Magaldi, La musica per film si chiama Giovanni Fusco , in «Rivista del cinematografo», 12 dicembre 1964, p. 340. (3) Cfr., Ermanno Comuzio, Ricordo di Giovanni Fusco , in «Bianco e Nero», XXIX, 5-6, maggio-giugno 1968, p. 91. (4) Vedi introduzione. (5) Vedi Appendice 1. (6) Cfr., Vinson James Editor, The international dictionary of films and filmakers , vol. IV, 1987, pp. 164 e sgg. (7) Cfr., Henri Colpi, Défense et illustration de la musique du film , Sedoc, Lyon, 1963.
Tratto dalla tesi di Sonia Picozzi
"Il cinema moderno e la musica per film.
Giovanni Fusco tra Antonioni e Resnais."
e presente nel sito: www.giovannifusco.com