SONIA PICOZZI - ANALISI TECNICA del film GLI SBANDATI (1955) di Francesco Maselli

La Titanus Presenta

Gli Sbandati

Prodotto Dalla Cvc

Con Lucia Bosè, Jean Pierre Mocky, Goliarda Sapienza

E con La Partecipazione Straordinaria di Isa Miranda

Sceneggiatura Francesco Maselli, A. Savioli, P. Visconti

Da un Soggetto di P. Visconti

Montaggio A. Zita

Fonico G. Della Vedova

Direttore della Fotagrafia Gianni Di Venanzo

Musica GIOVANNI FUSCO diretta dall'autore

Regia Francesco Maselli

Musica a sfumare finisce sulla voce fuori campo che racconta.

(Siamo nell'estate del 1943 nella villa di campagna La Malga, il padre è morto quando lui aveva 11 anni e la madre aveva dovuto prendere la direzione degli stabilimenti di famiglia, quando scoppiò la guerra La Malga diventò dimora abituale e della guerra vi giungeva una eco lontana. Lui ha appena compiuto 19 anni.), m. d. p. lentamente girando nella stanza arriva ad inquadrare un ragazzo, Andrea, il Conte, che dorme nel suo letto, si intuisce che la voce che racconta è la sua. Si sente bussare, entra la cameriera per svegliarlo per ordine della signora Contessa, sua madre.

La musica rimane in sottofondo.

Fine musica.

Musica intradiegetica nel giradischi sta suonando un disco che fa da sottofondo.

Si parla di Andrea che è andato dalla madre ad intercedere per la famiglia di sfollati che ha accettato prima.

Musica orchestrale.

Lucia si alza dicendo che è ora di andare via. Mentre vanno via continuano a chiacchierare in maniera più distesa.

La musica continua facendo da sottofondo alle loro chiacchiere.

Fine musica.

Lucia sale in bici con Andrea.

La musica riprende.

Cadono dalla bicicletta.

Fine musica.

Ridono.

La radio è accesa, musica intradiegetica.

I ragazzi in salotto giocano e parlano ascoltando la musica, poi sentono dei rumori allora spengono la luce e la radio.

Fine musica.

Stanno bombardando, si sente urlare, i tre ragazzi escono per andare a vedere, entrano nelle stanze dove sono gli sfollati, c'è una donna (Goliarda Sapienza) che ha una crisi isterica e Lucia che cerca di calmarla, Carlo va a prendere un calmante poi torna e lo da alla donna con l'aiuto di Lucia. Lucia ignora Andrea e si rivolge a Carlo che poi rimprovera Andrea in quanto prima l'ha invitata ad ascoltare la radio con loro e poi davanti alla Contessa l'ha negato umiliandola. Primo piano di Andrea.

Musica.

Andrea è seduto da solo al caffè del paese mentre la sua voce off racconta le sue inquietudini rispetto a Lucia, poi si alza e si incammina, incontra Carlo e Ferruccio.

Fine musica.

Si salutano.

la musica riprende.

Andrea continua a camminare verso casa.

Musica cresce di intensità divenendo struggente.

Fine musica.

La Contessa è nella sua a letto, bussano, è un ragazzo che le annuncia che la guerra è finita.

Musica.

Fine musica.

Ascoltano l'annuncio di Armistizio proveniente da un altoparlante.

Musica.

Fine musica.

Musica.

Esce e vede la macchina andare via, torna indietro quando si sente chiamare si gira per fronteggiare Andrea che le comunica che è partita solo la madre, si baciano.

Musica cresce di intensità fino a cessare bruscamente quando Lucia si scosta altrettanto bruscamente da Andrea che si arrabbia, si schiaffeggiano e lei va via, la musica torna vibrante e triste in un tutti orchestrale.

Musica.

nel treno ci sono prigionieri italiani dei tedeschi, fuggono.

Fine musica.

Musica.

Il tema svolto si sviluppa fino a diventare un nuovo tema che simboleggia lo stato d'animo di Andrea che vorrebbe avere il coraggio di essere l'«eroe» che Lucia vorrebbe.

Andrea arriva dai fuggitivi e dice loro che possono andare alla villa.

Fine musica.

Musica.

I fuggitivi decidono di restare uniti e di seguire Martino.

Fine musica.

Martino illustra il piano di fuga.

Musica.

Andrea vuole darle delle spiegazioni, si baciano poi entrano in una stanza, si stendono su un divano, si abbracciano e si baciano.

Fine musica.

Interno della casa del Podestà, Ferruccio viene a denunciare la presenza dei fuggitivi alla Malga.

La musica in stile requiem esprime un sentimento di tristezza ma anche di rassegnazione.

Andrea vede arrivare Ferruccio.

Fine musica.

Andrea lo accusa di aver tradito, Ferruccio si difende negando ma sopraggiunge l'uomo che l'ha visto uscire dalla casa del Podestà e lo accusa, Andrea lo picchia e lui confessa, arrivano tutti, lo rinchiudono e poi vanno ad ascoltare la radio dove stanno trasmettendo l'annuncio della liberazione di Napoli.

Musica incalzante vagamente bachiana.

Lucia annuncia che andrà con loro.

Fine musica.

Torna la musica in stile requiem, in crescendo e sempre più incalzante va a finire nel momento in cui sorge il sole, è l'alba.

Lucia saluta i suoi parenti, arriva il camion che deve condurli via, nello stesso momento arriva una macchina su cui viaggia la Contessa con un gerarca tedesco, arriva Ferruccio, la Contessa dice che ha trovato il modo per farli fuggire in Svizzera, Carlo le risponde che loro vanno con i fuggitivi e si avvia con Lucia al camion. La Contessa dice ad Andrea: «non ho che te! Non andare…», piange.

Musica in crescendo fino ad un tutti orchestrale su Lucia che fugge verso il camion e Andrea che resta a guardarla, fine musica.

Andrea entra in macchina con la madre. Arrivano soldati tedeschi il gerarca che era in compagnia della Contessa indica loro la direzione che ha preso il camion dei fuggitivi.

Musica tragica in tutti orchestrale.

I due tedeschi escono dall'inquadratura e la macchina da presa fa un lento carrello indietro arrivando in campo totale ad inquadrare i cadaveri di Lucia e di Carlo.

La musica si fa da parte, quasi rispettosa, rimanendo in sottofondo.

Si vede il camion dei fuggitivi ripartire.

La musica in crescendo torna a «riempire lo schermo» di nuovo protagonista.

Appare la scritta « 5 ottobre 1943 ».

FINE

Tratto dalla tesi di Sonia Picozzi
"Il cinema moderno e la musica per film.
Giovanni Fusco tra Antonioni e Resnais."
e presente nel sito: www.giovannifusco.com

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