E' MORTO AGE
Il cinema italiano deve molto ad Agenore Incrocci, 86 anni. Ha lavorato con i principali registi creando capolavori indimenticabili
È deceduto lo sceneggiatore Age, tra i più grandi sceneggiatori del cinema italiano. Age, il cui vero nome era Agenore Incrocci, aveva 86 anni. Era infatti nato nel 1919 a Brescia e per quasi tutta la sua carriera aveva lavorato in coppia con Furio Scarpelli. Il cinema italiano deve moltissimo a questa coppia di sceneggiatori, che hanno contribuito a realizzare alcune tra le più importanti commedie del dopoguerra, tra le quali ricordiamo: «La banda degli onesti » del 1956 ,«I soliti ignoti» (1958), «La grande guerra» del 1959 e «L'armata Brancaleone» del 1966 per la regia di Mario Monicelli, «Sedotta e abbandonata» (1964), «Signore e signori» (1965)di Pietro Germi, «Tutti a casa» di Luigi Comencini, «C'eravamo tanto amati» (1974) e «La terrazza» (1980) di Ettore Scola, «I mostri» di Dino Risi, «Il buono, il brutto e il cattivo» di Sergio Leone.
Ha
collaborare con la celebre rivista Marc'Aurelio, "palestra" di Federico Fellini, Steno, Vittorio Metz, Marcello marchesi, Cesare Zavattini. Con Scarpelli hanno creato personaggi per interpreti come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Nino Manfredi e Totò, caratterizzando il costume italiano per almeno un quarantennio e offrendo un ritratto ironico e spesso amaro dei suoi mutamenti. Insieme hanno raccontato la metamorfosi del pensiero popolare in Italia, guardandolo con l'occhio della satira. Ne fecero un mezzo d'indagine e giudizio attraverso il quale restituirono abitudini, tradizioni, temperamenti, soprattutto debolezze di un popolo intero.