INTRIGO INTERNAZIONALE   di Diana Rodi

Analizziamo il film: “Intrigo Internazionale” di Alfred Hitchcock USA 1959
 
Si tratta di un film che io definirei “uno dei capolavori nella storia del cinema classico di Alfred Hitchcock”: un thriller che pone in evidenza, secondo il regista, l’elemento essenziale in grado di appassionare il pubblico e di creare un intreccio complesso: il mistero.
Il film si presenta con equilibrio esatto fra azione e dramma, con un dosaggio dei colpi di scena così calibrato da mantenere sempre alta la tensione del pubblico, per oltre due ore.
La narrazione del film presenta una doppia direzione: la prima, nella quale una banda di spie scambia un uomo normale, il dirigente di un’agenzia pubblicitaria, Roger Thornhill per un agente segreto americano, Gorge Kaplan. Le spie non riescono ad ucciderlo e diventa il sospettato principale di un omicidio commesso dalle stesse spie; così deve fuggire anche dalla polizia, mentre cerca di rintracciare il vero Kaplan.
Kaplan però non esiste: è solo una copertura inventata dai servizi segreti americani.
E la “caccia” da parte di Thornhill a Kaplan porta ad una seconda direzione: il suo innamoramento di una giovane donna, fidanzata proprio al capo delle spie e, come se non bastasse, agente di copertura dei servizi segreti.
Un intreccio… eccezionale, costituito dalla ricerca di Thornhill sempre sulle tracce di Kaplan, da un viaggio difficile e confuso  nonché da una storia d’amore incerta e ricca di imprevisti.
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Lo schema temporale è rigoroso: 4 giorni e 4 notti.
La location è suddivisa in diverse città e mezzi di trasporto stabilite quasi dall’inizio (alcune scene del film annunciano infatti il percorso che sarà effettuato dalle spie, nonché da Thornhill alla ricerca di Kaplan).
Molti motivi vengono ripetuti al fine di rendere coerente il film (Thornhill viene presentato come un ottimo bevitore; successivamente verrà messo alla guida semi-ubriaco dalla banda, evitando la morte).
Ma il mistero e la suspence nutrono nello spettatore un forte richiamo emotivo, dato sia dalla narrazione, ma anche dalle  “soggettive ottiche” (vedere colui/colei che sta di fronte più o meno come lo vede il personaggio) che gli concedono una conoscenza limitata dei fatti che stanno accadendo. Inquadrature soggettive sono riservate soprattutto a Thornhill, come ad esempio la sua guida ubriaca lungo il dirupo, ed il pugno di una guardia…
Ma Hitchcock, che preferiva di gran lunga la “suspence”, in alcuni casi offre allo spettatore più informazioni di quante non ne abbia il personaggio stesso (come la conoscenza che la ragazza di cui Thornhill è innamorato fa parte del gruppo delle spie).
Una sequenza che è entrata nella storia del cinema è quella in cui il nostro Thornill deve vedersela con un biplano che cerca di farlo fuori in aperta campagna. . Giunto in aperta campagna la macchina da presa inquadra Cary Grant e la strada polverosa e secca. Due sono gli unici protagonisti della scena: l'uomo ed un’immensa strada in aperta campagna. Solo raramente qualche macchina sfreccia ad alta velocità. Poi in lontananza si sente il rumore di un biplano che sparge del disinfestante: sono gli unici due rumori che rompono il silenzio della scena. Lo spettatore capisce che da lì a poco succederà qualcosa ed in effetti il biplano raggiungerà Thornill, volando a bassissima quota, per colpirlo ed ucciderlo. L'intera sequenza, che chiude il primo tempo, dura 10 minuti.
Alcune scene utilizzano il montaggio alternato, altre no; la narrazione amplia e/o restringe la conoscenza dell’osservatore in merito ai fatti che si susseguono e via così, per tutta la durata del film… generando un gioco costante a oscillare fra il probabile e l’inatteso, fra la suspence e la sorpresa.   

 “In Intrigo Internazionale”, durante la scena sul Monte Rushmore, volevo che Cary Grant si nascondesse nella narice di Lincoln e avesse l’impulso a starnutire. La commissione Parks del Dipartimento degli Interni fu piuttosto seccata dall’idea. Ho discusso finchè uno di loro non mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto vedere Lincoln che si infilava nel naso di Cary Grant. Capii al volo il loro punto di vista”.   A. Hitchcock

CAMEO: Alfred Hitchcock appare all'inizio, insegue vagamente l'autobus che gli sbatte le porte in faccia, sul quale, invece, sale Cary Grant (2'minuto).
Un film che non bisogna perdere!!!!                                                                            
di Diana Rodi

Intrigo internazionale (North by Northwest)
Un film di Alfred Hitchcock. Con Cary Grant (doppiato da Renato Turi), James Mason, Martin Landau, Eva Marie Saint, Jessie Royce Landis. Genere Spionaggio, colore, 136 minuti. Produzione USA 1959.

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