Per i Fisher, soprannominati in America gli Addams del 2000, la morte ha sempre dato da vivere: il patriarca Nathaniel (Richard Jenkins) gestisce da decadi l'impresa di pompe funebri di famiglia a Los Angeles. Ma quando alla vigilia di Natale la Signora con la falce viene a mietere colui che le ha passato più clienti in un incidente stradale rocambolesco un autobus travolge ad un incrocio il carro funebre guidato da Nathaniel, distrattosi perché gli è caduta la sigaretta i Fisher vedono crollarsi il mondo (dei vivi) addosso. Tra rimorsi, incomprensioni, crisi isteriche e follie, i Fisher sembrano conoscere il mondo degli affetti solo fuori dalle mura domestiche. Così accade per il figlio gay David (Michael C. Hall), da sempre al fianco del padre nell'attività funeraria e segretamente innamorato di un poliziotto di colore; Ruth (Frances Conroy), la moglie di Nathaniel, sta per andare fuori di testa a causa del senso di colpa per aver tradito il marito e non averglielo detto; la figlia ribelle Claire (Lauren Ambrose) cerca di tornare in sé dopo aver assunto droghe; il terzo figlio Nate (Peter Krause) è apparentemente quello più freddo ed equilibrato.
Figure altrettanto fondamentali risultano: Federico Diaz (Freddy Rodriguez), il rifinitore di cadaveri che li prepara come se dovessero andare ad una cena di Gala; Billy Chenowith (Jeremy Sisto), il fratello di Brenda perennemente depresso e geloso di Nat, così come schizofrenici si dimostrano i genitori, la psichiatra Margaret (Joanna Cassidy) e il marito Bernard (Robert Foxworth).
La serie è nata da una tragedia personale accaduta all'ideatore Alan Ball quando aveva 13 anni. Stavo andando alla lezione di piano con mia sorella ha confessato Ball quando una macchina che non aveva rispettato uno stop ad un incrocio ha colpito violentemente la parte dove stava seduta Mary Ann, uccidendola sul colpo. Da quel giorno la mia vita è divisa in due: quella prima dell'incidente e quella dopo. Ogni volta che qualcosa finisce, sia essa una vita, una partenza o una relazione, mi sento come in lutto. Ho un grande rispetto per la morte, tuttavia penso che non dobbiamo vivere con il terrore di essa ".
Tra i premi vinti dal serial: 7 Emmy Awards, 2 Golden Globes, 3 Artios, un Art Directors Guild, un DGA Award, un Peabody Award, un TCA (Television Critics Award), un GLAAD (Gay&Lesbian Alliance Against Defamation) Award e, in Inghilterra, un British Comedy Award.
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