SPERIMENTALE che significa?
Fare un corto sperimentale significa forse fare prove di ripresa con la propria videocamera?
Fare un corto sperimentale significa fare delle sperimentazioni (sempre prove) in fase di montaggio?
Fare un corto sperimentale significa che se abbiamo delle immagini un pò "strane" (qualcuno le chiamerebbe inquadrate od esposte in modo errato) le possiamo catalogare come sperimentali? come pure se facciamo un piccolo documentario, od assembliamo delle immagini grafiche fatte col computer?....
Forse c'è un pò di confusione ed ambiguità, nell'uso di questo termine.
Fare un corto (o lungo) sperimentale significa prendere la camera e riprendere così, come capita, senza avere almeno un canovaccio in testa? oppure prendere un'immagine e lavorarci sopra graficamente cambiando colori, dimensioni, e tutto quanto ci viene in mente?
Oppure applicare quelle varie centinaia di filtri e transizioni che i nostri programmi di montaggio ci mettono a disposizione?
Crediamo certamente di no.
Perchè non ci dite voi cosa significa, per voi, fare un corto sperimentale?
aspettiamo le vostre idee e chiarimenti (email: stefano@ilcorto.it): noi le pubblicheremo in questa pagina e ne discuteremo assieme......
---> Gianluca ci scrive:"E' fin da piccolo che ho la passione per il cinema, e ultimamente io con altri amici abbiamo realizzato un corto amatoriale di 8-9 minuti. Da come è nata l'idea penso si possa trattare di un "corto sperimentiale". Una sera in spiaggia con tende e fuoco con la telecamera a improvvisare una breve storia, l'idea è nata li, in pochi minuti e in seguito girate le scene nel giro di un ora. la fase di montaggio è stata molto più lunga chiaramente ma il prodotto finale mi ha fatto capire che seppur improvvisando al momento, con pochissimo tempo e senza nulla di scritto davanti ne è uscito cmq un risultato soddisfacente e una storia con un inizio e una fine. Da questo "corto sperimentale" si è potuto capire se valeva la pena o no di continuare e provare a fare qualcosa studiato e fatto bene, non improvvisato. Chiaro che se il risultato di questo corto fosse stato disastroso in tutti i sensi molto probabilemente la convinzione e le capacità potrebbero venire a meno, di conseguenza la volonta e la voglia di credere in un altro progetto di questo genere. credo che in un corto, come nel cinema, la passione, la voglia e fiducia nei proprio mezzi, qualsiasi essi siano, siano fondamentali e molto più importanti di altri aspetti(budget,telecamere ecc..).
Credo proprio che "corto sperimentale" possa voler dire questo, improvvisare.. e trarre dal risultato finale gli spunti e le analisi per capire quali possono essere le proprie capacità e le possibilità di miglioramento per i progetti futuri."
No, ancora non ci siamo, ragazzi....
Il cinema sperimentale è stato in origine il cinema chiamato anche di avanguardia, cioè quello che ha dato origine ai movimenti artistici del cinema mondiale (e non solo del cinema perchè spesso è nato e cresciuto in collaborazione con altre arti, dalla pittura al ballo, ecc.). Un esempio è stato il cinema astratto come quello undergrond.
Cosa possiamo oggi chiamare cinema (o corto) sperimentale? sicuramente quello che cerca di lavorare sui nuovi linguaggi cine-audio-visivi, non è quello sviluppato nel corso di un giorno, ma quello creato utilizzando un linguaggio espressivo, ovvero di comunicazione nelle sue forme unusuali, ma che esprimano qualcosa. Una scenografia fatta di spazio o tempo, reale od immaginaria, fotogrammi in movimento o immagini statiche, suoni e rumori usati in modo nuovo, in ogni caso tutto deve stare dentro un progetto complesso che riguardi una performance, anche nella sua forma più estrema, senza porre alcun limite, che sia logica nella sua narratività espressiva.
La sperimentazione è una ricerca che crea opere suggestive, piene di atmosfera e di inventiva, che esplora momenti intimi, idee, realtà od immaginazione. In ogni caso bisogna conoscere bene il mezzo tecnico (nel nostro caso la videocamera, le luci, i microfoni,...) che si usa per creare un'opera valida... Sono sempre lavori che stanno al confine tra la nostra ricerca e le idee degli altri. Perchè non deve mai mancare una interattività tra l'opera dell'artista ed il pubblico che assiste alla sua proiezione.