LE VOSTRE DOMANDE

ANNAMARIA: (l'email che ci hai inviato è errata) Salve, sono la direttice di una scuola dell'infanzia, per l'anno scolastico 2005/06, uno dei progetti che la nostra scuola vuole realizzare è un cortometraggio i cui protagonosti siano i bambini, e perchenò anche i genitori, e come tematica si sarebbe orientati sulla festività del Natale.Vorrei un vostro suggerimento. Resto in attesa di vostre gradite notizie.
RISPOSTA: Potrebbe iniziare con un documentario (che sempre corto è). Potrebbero i bambini parlare prima loro di come vedono il Natale, e poi essere loro stessi ad intervistare i loro genitori su cosa ricordano del loro natale di quando erano bambini....
Un consiglio, fare le riprese ad altezza di bambini, la telecamera deve stare alla stessa del viso dei bambini.

KEVIN: Salve, prima di tutto vorrei fare i complimenti agli ideatori di questo favoloso sito poichè mi hanno aiutato a capire diverse cose cui non avavo mai fatto caso nella realizzazione di un corto.
Sono un sedicenne alla sua prima esperienza nel campo di cortometraggi e avrei alcune domande da chiedere:come scritto sul sito è detto che la storia raccontata deve seguire un senso logico e mi chidevo in che senso. Nel mio corto (che devo ancora realizzare) la storia è un tantino assurda, mi spiego:il problema che i due protagonisti devono affrontare è uno di quelli che possono capitare a chiunque nel corso della giovinezza ma la soluzione che ne trovano è per l' appunto assurda.E' una cosa sbagliata o posso considerarla una cosa normale?
In più sono ormai tre mesi che ci sto lavorando su e non so se ciò sia sufficiente vedendo che per la realizzazione di alcuni film si impiegano anche degli anni!
RISPOSTA: Ciao Kevin, dici che è una storia assurda, una storia che può capitare a chiunque... quindi direi non troppo assurda... E' la soluzione che è assurda?.... Allora ricordati che la storia deve avere un andamento crescente, che deve partire da un qualcosa di normalissimo, poi trovare qualche intoppo, un qualcosa che crea la rottura... e che il protagonista deve poter risolvere in modo... diverso dal normale, come una scoperta unica, personale, direi fuori della normalità... la normalità è vita: il tuo film deve avere una risoluzione che colpisce lo spettatore, che gli faccia dire: ecco, non ci avevo pensato...

 

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