LA SOAP OPERA di Elisabetta Manfucci
"Hilary Kingsley, in un suo libro, sostiene che una soap-opera deve essere una storia che continua, di ambiente familiare, mirata soprattutto alle donne. Non deve trattare di idee, ma di sentimenti ed emozioni. Soprattutto dovrebbe essere senza cuciture, né fine. Problemi che sorgono, problemi che vengono risolti. Pericoli che compaiono all'orizzonte, pericoli che sono scongiurati. Sboccia l'amore, muore l'amore. Ma comunque la storia centrale deve fluire sempre come un grande fiume. Le singole storylines sono affluenti, torrenti, acque stagnanti, ma il fiume va avanti per sempre".
La soap opera - definita anche: serial aperto - ha origini radiofoniche che risalgono agli anni Trenta. All'epoca, negli Stati Uniti, i serial radiofonici rivolti al pubblico delle casalinghe venivano sponsorizzati e prodotti dalle marche di detersivi e di saponi, come la Palmolive. La soap è una storia che non termina mai. Le puntate durano meno di trenta minuti e vengono trasmette tutti i giorni: programmazione in daytime. E' il modello della Daily soap , di origine statunitense e presente anche in Europa, con alcune varianti. L'Italia è stato uno fra gli ultimi paesi europei ad avviare la produzione, tipicamente industriale, di soap domestiche. Le soap italiane, come "Un posto al sole" (1996), "Vivere" (1999), "Cento vetrine" (2001), sono molto giovani. La Gran Bretagna ha soap pluridecennali e popolarissime, come "Coronation Street", in onda dal 1960, con oltre quindici milioni di spettatori a puntata.
Tre caratteristiche sono proprie di tutte le soap:
l'organizzazione del tempo
il senso di un futuro non scritto
l'intreccio dei plot
La soap opera è caratterizzata da una messa in onda regolare: tutti i giorni alla stessa ora. Prima di essere trasmessa l'annuncia un tema musicale che lo spettatore riconosce. Quando la puntata termina i personaggi proseguono a vivere. Il reale non li intacca. Il reale, la cronaca, gli avvenimenti, non appartengono al mondo della soap.
Con questa espressione si intende il continuo rimandare la soluzione finale. Il continuo intrecciarsi dei fili all'interno della storia porta lo spettatore a credere che il finale non sia stato ancora scritto.
La maggior parte delle soap porta avanti cinque o sei fili narrativi, trattati in un episodio di trenta minuti. In ogni singolo episodio ogni filo si trova ad una lunghezza diversa dagli altri: quando uno inizia, un altro è già a metà ed un altro ancora è arrivato al termine.
Il modo in cui le soap-opera trattano il passare del tempo ha conseguenze anche sul modo in cui organizzare lo spazio ed il set. Il mostrare sempre lo stesso mondo aiuta lo spettatore a crearsi dei punti di riferimento e a capire quindi lo spazio che viene rappresentato. Robert Allen dice che nei programmi americani della mattina "il mondo delle soap-opera è rappresentato spazialmente dai close-up e dai two-shot, una strategia che ha l'effetto di concentrare l'attenzione dello spettatore sulle espressioni facciali e sulle rispettive relazioni tra le figure. Molte soap utilizzano un tipo di inquadratura definita: di anticipazione, che introduce lo spettatore nel luogo in cui si svolgeranno le vicende.
Una cosa che va capita a fondo è: che legame hanno i personaggi con il mondo esterno? Loro, infatti, di solito, frequentano sempre gli stessi posti (per esempio bar, palestre, ecc.).
Due studiosi di soap: Liebes e Livingstone suggeriscono che ci sono tre prototipi principali di soap che possono essere applicati a quelle europee:
Dinastica una famiglia potente con personaggi esterni alla famiglia, legati da sentimenti, matrimoni o rivalità, che ruotano intorno alla storia. Le soap dinastiche hanno due tipi di strutture: un capo famiglia patriarcale, stile padrino, e occuparsi di potere e corruzione; oppure famiglie patriarcali con un forte senso dell'onore, dove il capo famiglia è severo e le storie si generano dalla lotta contro l'autorità. Vengono mostrati personaggi ricchi e infelici (le vite dei domestici spesso sono le più umanizzate).
Comunitaria una serie di famiglie multi-generazionali e singoli personaggi dello stesso livello sociale, che vivono nello stesso quartiere e appartengono ad una stessa comunità. Vengono raccontate soprattutto storie di fatica quotidiana.
Di coppia giovani coppie collegate tra di loro, in genere della stessa generazione, che tratta di sentimenti e relazioni. Sono coppie intercambiabili che sperimentano spesso nuovi partners. Personaggi melodrammatici che si muovono in mondo affatto stabile.
La soap opera dovrebbe essere l'espressione della cultura, usi e costumi di un popolo.
Da dove partire per creare una Soap Opera?
Lilie Ferrari nel suo libro: "Come funziona una soap-opera" (edito da Dino Audino Editore) consiglia: "pensa al mondo in cui vivi - la tua nazione, la tua città, il tuo paese" (pg. 25). Lilie Ferrari è una scrittrice e sceneggiatrice inglese, che ha lavorato come script editor al serial EastEnders della BBC, che dura dal 1985. In Italia la conosciamo perché ha insegnato al Corso per sceneggiatori organizzato da Script (http://www.audinoeditore.it/script/corso.php) per conto della Rai nel '98 e nel '99. Secondo la sceneggiatrice occorre partire da ciò che si conosce meglio.
Con il termine Concept si definisce l'idea chiave dell'opera. Essa deve essere sintetizzata in poche righe, che ne identifichino - in modo chiaro e semplice - il tema centrale. Per iniziare prendiamo come esempio la celebre Soap Opera londinese: EastEnders e, poi altre Fiction prodotte in Italia, più note al nostro pubblico. (Note: informiamo che i Concept riportati qui di seguito sono stati desunti dall'autrice del presente scritto: Elisabetta Manfucci, e non sono quelli che gli autori delle rispettive Soap).
Soap Opera ambientata a Londra, identificata nella sequenza dei titoli di apertura da una vista aerea del Tamigi. E' la cosiddetta: East Enders, una zona geografica che nel giro di pochi anni è profondamente mutata. Negli Anni Ottanta qui c'era la classe operaia, con la sua miseria, ora invece, ci sono i Docklands: il centro dei nuovi yuppie, con le sue case residenziali, imprese commerciali e gente di alto rango. Sullo sfondo una piccola piazza nella zona est di Londra, con case residenziali e appartamenti, un negozio e un pub. Questa ambientazione si è allargata negli anni fino a comprendere: diverse strade, un mercato attivo, negozi ed una stazione della metropolitana.
In scena la vita dei componenti di quattro principali nuclei familiari: i Bonelli, la famiglia piccola borghese di ristoratori; i Gherardi, la famiglia di nuovi ricchi, proprietari di un setificio; i De Carolis Falcon, medici, la famiglia di solidi professionisti; la Famiglia Canale , di estrazione più umile, composta da madre e figlio. Sullo sfondo una ricca città di provincia: Como, una realtà sociale nella quale le aspirazioni più profonde riguardano soprattutto gli affetti e sentimenti.
(Note: Vivere è la prima soap prodotta da Canale 5 per il daytime, ovvero ogni giorno. In onda dal 1 marzo 1999 è prodotta da Endemol Italia).
Ambientata a Torino, prende il nome dal Centro Commerciale che è teatro degli incontri dei quindici protagonisti. Storie, emozioni, passioni della gente che lavora, ma che sa anche amare.
(Note: il Concept è stato ideato dalla sceneggiatrice italiana: Cristiana Farina. La soap è prodotta dalla Endemol, in onda su Canale 5).
Il Conte Giacomo, aristocratico napoletano, tiene ben salde le redini e i destini di una nobile famiglia, da sempre vissuta a Palazzo Palladini, sulla collina di Posillipo, di fronte al mare e al Vesuvio. Dopo la sua morte misteriosa, il vecchio conte lascia il posto ai suoi discendenti, legittimi e non. Come in un vero e proprio condominio vecchio stile gli abitanti del palazzo non sono semplici vicini di casa ma amici, nemici e talvolta amanti. Le famiglie di Palazzo Palladini vivono in un piccolo universo autosufficiente, fortemente venato di realtà e per questo simile al mondo di tutti noi.
Ambientata in una piccola cittadina del Midwest: Spreangfield, dove si muovono personaggi complessi, membri delle seguenti famiglie: i Bauer, gli Spaulding, i Lewis, i Chemberlain, i Cooper, i Marler, i Reardon e i Thorpe.
(Note: La sua prima volta in TV si è avuta negli Stati Uniti il 30 giugno del 1952, in radio nel gennaio del 1937. Prodotta dalla Proctor & Gamble productions Inc., le sue vicende sono scritte principalmente da Barbara Esensten e James Harmon Brown. E' arrivata nel nostro Paese negli anni Ottanta e, da ormai quasi venti anni, migliaia di fan continuano costantemente a seguirlo. E' la soap opera più lunga della storia: negli Stati Uniti ha intrattenuto ascoltatori e spettatori sia in radio che in televisione, per ben sessantadue anni ed è alla sua 47a stagione nell'emittente CBS).
Ambientata a Torino, protagoniste tre famiglie. Casa Rocca: è una modesta famiglia che abita in un vecchio appartamento del centro storico, in prossimità del fiume e della città universitaria. E' un nucleo familiare piuttosto anomalo composto da due sorelle, il nonno ed una madre divorziata, assente perché impegnata ad inseguire l'amore che sembra tardare ad arrivare. Una famiglia con problemi economici. La famiglia Galanti rappresenta la classe borghese e, come i Donadoni, vive sui colli della città. E' composta da cinque persone. Casa Donadoni. Soap Opera che si rivolge soprattutto ai giovani, dei quali adotta il punto di vista e le modalità della narrazione. I temi trattati sono, il più possibile, quelli in cui si possono riconoscere le diverse fasce di pubblico e le storie sono guidate più dai personaggi che dall'intreccio narrativo. Comunicare un forte senso di freschezza, di positività, è l'obiettivo primario che si è voluto raggiungere. Protagonisti genitori problematici, a volte fragili, immaturi, mentre i giovani si preoccupano per loro ed affrontano le loro mancanze. La famiglia Donadoni è una delle più ricche e famose di Torino, che abita in una meravigliosa villa sui colli, là dove si riesce a dominare la città e dove i problemi appaiono più piccoli e lontani.
(Note: In onda dalla stagione 2002/2003 su Raidue si caratterizza per un forte spirito di innovazione, anche dal punto di vista tecnico. Le puntate, infatti, hanno un numero di scene superiori alla norma, per rendere il ritmo più incalzante e, possibilmente, più moderno. Per concludere si può dire che “Cuori Rubati” è una soap opera che si rivolge ai giovani e alle loro famiglie, che entra nel loro universo e lo racconta con gli occhi di chi lo vive in prima persona. Vi consiglio di visitare il Sito Internet di questa Soap, curato in modo preciso. Troverete le schede di tutti i personaggi, il Concept ed altre informazioni: http://www.raidue.rai.it/R2_HPprogramma/0,7353,6,00.html).
E' uno sceneggiato in costume con risvolti sociali e culturali che evidenziano le comunanze tra l'Italia e il Brasile. Le vicende seguono il fenomeno dell'emigrazione europea e italiana, in particolare modo verso il Brasile, avvenuta tra il 1850 e il 1930, danno una realistica visione del quadro multietnico del paese. "Terra Nostra" propone il concetto di ‘brasilianità', quale senso d'appartenenza per gli emigranti europei al generoso paese che li ha accolti. La seconda serie, pur avendo il suo punto di snodo in Brasile, parte dalla provincia italiana: Civita di Bagnoregio, un suggestivo borgo in provincia di Viterbo. La storia parte dal contrastato amore fra Tony e Maria. Siamo nel 1931, in pieno regime fascista, e l'appartenenza politica interviene a separare i due giovani. Le loro famiglie si odiano, e a Tony, forte del suo spirito d'avventura, non resta che emigrare in Brasile, come già suo zio aveva fatto venti anni prima. Tony non sa che lascerà in Italia non solo l'amore di Maria, ma anche il frutto di questo amore, un bambino che mai dovrà sapere chi è il suo padre naturale. Dopo un viaggio non proprio tranquillo, approda a San Paolo, e qui presto dimentica Maria. Tony, infatti si inserisce subito nella comunità degli emigranti ed incontra Camilla, una ragazza ebrea di cui si innamora follemente. Alle vicende dei due protagonisti si accompagnano quelle della famiglia di Vincenzo, un simpatico seppur grossolano italiano ormai proprietario di una fazenda, di Donna Francisca, una vedova dal cuore duro, e dei giovani universitari: Josè, Marcos, Rafael e Felipe. E' proprio nell'ambiente universitario che scoppia la rivoluzione del 1932. Il contesto storico-politico fa da sfondo alla narrazione, ma senza mai imporsi, perché, come sottolinea l'autore, Benedito Ruy Barbosa: "è l'amore che traina tutto in una telenovela, la politica ci sarà, ma servirà solo a contestualizzare la trama".
(Note: Telenovela kolossal di RedeGlobo Brasile, trasmessa con grande successo, ha creato una vera e propria moda per lo stile e le tradizioni italiane. La seconda edizione è diretta da Luiz Fernando Carvalho, prodotta da Rede Globo e presentata da Mediatrade).
A Los Angeles si svolgono le storie tormentate, impregnate di romantiche tensioni, di tre cuori: Ridge, Brooke, Caroline, sullo sfondo la competizione tra due ricche e potenti case di moda: la Forrester Creation , di cui Ridge è lo stilista di punta, e la Spectra. L'amore tra uomo e donna al centro della Soap. I tradimenti, le gelosie, le competizioni, la famiglia, sono in primo piano. Personaggio che tiene le fila di questa rocambolesca giostra romantica è la matriarca: Stephanie Forrester, il pilastro della famiglia, simbolo di integrità morale e di fedeltà.
(Note: in onda dal giugno 1990 su Raidue, approdò a Canale 5 nel 1993, diventando un pilastro del palinsesto del daytime. Inizialmente Beautiful doveva essere ambientata a Chicago ma poi, per motivi economici i coniugi Bell, gli inventori della soap, decisero di trasferire tutto a Los Angeles).
Ogni Soap ha bisogno di una lettura essenziale: è la cosiddetta Bibbia dei personaggi, in cui sono contenute le schede dettagliate dei personaggi. Una soap ha normalmente circa venti personaggi. Ognuno ha una propria scheda dettagliata che lo mostra come una persona. I personaggi devono infatti avere una identità plausibile, emozionalmente vitale. Ogni personaggio ha dei segreti , che devono essere delineati fin dall'inizio. La biografia dei personaggi non va mai aggiustata a posteriori. In una soap ci sono sempre: la MATRIARCA POTENTE , ovvero la donna come pilastro, che aiuta la famiglia a restare unita. Non è detto che sia una forza buona.
Il SEME CATTIVO, normalmente un maschio (almeno nella Soap londinese), può scomparire anche per mesi interi, ma è sicuro che tornerà per dare problemi a sua madre. E' così cattivo che il pubblico lo ama. Se metti una matriarca insieme ad un figlio cattivo avrai una storia potenzialmente ricchissima.
Le DONNE SPOSABILI si dividono in tre categorie: mature (incluse le vedove), zitelle, giovani donne. Ovviamente all'interno di queste tre categorie esistono molte sfumature.
La DONNA SEXY MATURA è una che si sposa più volte, con molti mariti man mano che la Soap va avanti negli anni.
La ZITELLA TIMOROSA : che da brutto anatroccolo di trasforma, nel corso della storia, in Vamp.
La DONNA GIOVANE BRILLANTE, caratterizzata da una complicata vita amorosa, sempre in contrasto con la sua carriera.
Gli UOMINI SPOSABILI sono essenziali nelle storie incentrate sulla tematica amorosa. I fratelli sono sempre interessanti perché hanno relazioni complesse. Tutte le tensioni della loro infanzia vengono tirate fuori nella loro vita da adulti.
Questo schema va preso con elasticità, in quanto si possono avere variazioni tra tutte le categorie. E' importante creare un buon miscuglio di personaggi per dare le opportunità a tutte le storie di intrecciarsi e svilupparsi.
Lo storyliner ha il compito di creare gli schemi delle storie, o SINOSSI, di ogni episodio, di fare il PLOT della storia. La maggior parte delle storie ha una struttura semplice che si può descrivere in tre momenti:
l'affermazione di un equilibrio
lo sconvolgimento dell'equilibrio
un nuovo equilibrio
Non è così per le Soap. Lo storyliner di una soap spesso crea storie con in finale sconosciuto. Molto studio sulla narrazione nasce dall'idea di Todorov secondo cui una storia ha le suddette tre fasi. Barthes afferma che la narrazione pone domande, enigmi, che portano il lettore attraverso il testo alla ricerca di una risposta. Le cose stanno diversamente per la Soap. Non c'è nessun equilibrio da raggiungere in modo definitivo: tutto vive di conflitti e cambiamenti. Un singolo episodio di una soap opera contiene elementi di diverse story lines principali e di secondarie. Le principali sono create per durare da qualche settimana a mesi, a volte anni. Hanno strutture complesse, devono avere molto materiale per i CLIFFHANGER (ovvero: punti clou). Per questo devono essere portati in scena i SEGRETI.
Esistono due tipi di segreti:
ESCLUSIVO conosciuto dal narratore, sconosciuto al pubblico.
INCLUSIVO condiviso da pubblico e narratore.
Ogni episodio di una soap-opera può contenere fino a sei storylines.
FONTE:
Il seguente scritto è stato elaborato da Elisabetta Manfucci , a partire dai suoi appunti del corso di specializzazione in: Sceneggiatura Televisiva , seguito presso l'Università La Sapienza di Roma - a.a. 2002-2003 - Docente del corso: Prof. Sergio Brancato (Cattedra di Storia e Critica del Cinema). Obiettivo di questo scritto è spiegare cosa sia una Soap Opera e come si scrive un Concept. Altre tematiche specifiche, che richiedono maggiore approfondimento, sono volutamente escluse.