IL
SEGNACORTO 2005
Concorso Nazionale di Sceneggiature per Cortometraggi ( 2° premio )
Sceneggiatura per cortometraggio di Rossella Pivanti
SCENA 0 EST. - PARCO DELLA CITTA' - GIORNO
CAMPO LUNGO
Rumori del parco della città. Chiasso, madri, bambini, anatre...
La mdp inquadra una porzione del parco della città. C'è una grossa aiuola e delle panchine. Siamo in autunno, con le foglie che cadono dagli alberi e fanno contrasto con il verde del prato.
Coppie anziane camminano a braccetto, madri con la carrozzina e i bambini che saltano. Un BAMBINO passa con un gelato per mano col suo nonno.
PANORAMICA ORIZZONTALE
da sinistra a destra del parco, molto lenta fino a fermarsi sull'estremo angolo desto dove c'è un banco con un VENDITORE DI GABBIE. E' un signore anziano sulla settantina di origine orientale, forse cinese e vende gabbie per uccellini in ferro battuto, di quelle di una volta, tutte lavorate.
CARRELLATA
verso il venditore. La mdp, in soggettiva, si avvicina al venditore a passo d'uomo, seguendo l'oscillazione in altro e in basso dei passi come se fossero gli occhi di qualcuno che, camminando, si sta avvicinando al venditore.
La mdp si ferma e, nell'inquadratura, entra così la schiena di un cliente che si avvicina, indica una gabbia e l'acquista, porgendo i soldi al vecchio.
Si vedono solo i movimenti delle labbra del venditore e la schiena dell'acquirente ma non si sentono le parole, solo i rumori del parco.
Sullo sfondo intanto le persone continuano a passeggiare e passa in lontananza il bambino per mano col nonno. Il bimbo da dietro le spalle del venditore lancia uno sguardo alle gabbie.
La mdp passa oltre le spalle del venditore in direzione del bambino fino a
PRIMO PIANO
del volto del bimbo. E' un bambino di cinque - sei anni, castano, pettinato da un lato con la bocca sporca di gelato, un grosso cono in mano e un uccellino giallo e verde sulla spalla.
La mdp stringe ancora fino a
DETTAGLIO
degli occhi del bimbo che chiude le palpebre.
Con la chiusura della palpebra anche lo schermo diventa nero.
Schermo nero. Solo i rumori del parco.
Su schermo nero appare il titolo “Il venditore di gabbie” scritto in corsivo bianco.
SCENA 1 EST. - PARCO DELLA CITTA' - GIORNO
Schermo nero. Rumore metallico di gabbietta di ferro che si chiude.
VENDITORE DI GABBIE
(v.f.c.)
Mi chiamo Oichi Tada e sono un venditore di gabbie.
Lo schermo sfuma dal nero fino a far apparire di nuovo
CAMPO LUNGO
il parco con le solite scene di madri che accompagnano i bimbi a passeggiare, anziani per mano, innamorati sulla panchina, ragazzini che saltano la corda e bimbi che giocano a biglie.
Il venditore non è ancora inquadrato ma si sente la voce fuori campo.
VENDITORE DI GABBIE
(v.f.c.)
In Cina è usanza tenere una gabbia con un uccellino in casa e ogni bambino ne chiede una in dono.
PANORAMICA
sul parco sempre da sinistra a destra, molto lenta.
VENDITORE DI GABBIE
(v.f.c.)
Sono settant anni che vengo qui a vendere gabbie. Ogni autunno.
Perchè è in autunno che la gente ha più bisogno delle mie gabbie.
La panoramica prosegue fino a inquadrare il venditore col suo banchetto sulla destra dello schermo.
Il venditore smette di mettere a posto le gabbie e alza lo sguardo fino a guardare dritto nella mdp.
La mdp rimane ferma su questa immagine per alcuni secondi e l'unica cosa che si vede sullo sfondo oltre le spalle del vecchio sono le foglie che cadono.
SCENA 2 EST. - PARCO DELLA CITTA' - GIORNO
Rumori del parco, urla di bambini, madri, chiacchiere, biciclette ecc…
CAMPO MEDIO
su parco con il banchetto del venditore sulla destra. Sta sistemando le sue gabbie e ce ne sono un po' per terra e un po' sul banco. Una persona si avvicina e comincia a guardarle e a sceglierne una. Le indica, se le fa aprire, controlla la serratura, le capovolge.
Il venditore risponde alle sue domande ma non si sentono mai le parole dei due, solo i movimenti della bocca, perchè gli unici rumori in sottofondo sono quelli del parco.
CARRELLATA
verso il banco del venditore fino ad arrivare a
FIGURA INTERA
del venditore e del cliente, uno dietro e l'altro davanti al banco, entrambi ripresi di profilo.
Il cliente indica una gabbia, la alza e poi l'appoggia per tirare fuori il portafogli e pagare. In tutte queste azioni si sentono sempre solo i rumori del parco e mai le parole dei due. Si vedono solo i movimenti delle labbra.
Mentre il cliente sta pagando il venditore ruota la testa di novanta gradi verso la mdp. Si fermano i rumori in sottofondo per far spazio alle parole del venditore, come incurante della presenza del cliente
STACCO SU
PRIMO PIANO
del viso del venditore che guardando fisso nella mdp si rivolge a questa:
VENDITORE DI GABBIE
A volte mi chiedo se chi compra le mie gabbie possegga davvero un uccellino da mettervi dentro.
La mdp ritorna alla
FIGURA INTERA
dei due di profilo, come nell'inquadratura precedente.
Ritornano i rumori. Il cliente sta ultimando l'acquisto, il venditore consegna il resto e poi si gira e parla fissando nella mdp come prima:
VENDITORE DI GABBIE
Alcuni ci mettono dentro le proprie speranze, i propri amori. Altri i propri soldi, il proprio successo.
E tutti mi chiedono se le mie gabbie sono resistenti, se sono sicure, se una volta chiusa la porta possono stare tranquilli.
Perchè è solo questo che vogliono:
stare tranquilli.
Il venditore ritorna a volgere lo sguardo verso il cliente. Gli sorride e questi se ne va ringraziando.
Il venditore ritorna a guardare nella mdp e parla a questa
VENDITORE DI GABBIE
Visto? Non ringraziano me.
Ringraziano la sicurezza del ferro battuto, ringraziano il rumore della chiave che gira nella serratura.
Il venditore continua a mettere a posto le sue gabbie.
Intanto dietro le sue spalle passa il solito bambino col gelato per mano a suo nonno e con un uccellino sulla spalla.
La mdp passa oltre le spalle del venditore e inquadra il bimbo che si è fermato e fissa da dietro le gabbie. Il nonno lo tira per la mano e lui ricomincia a camminare.
Lo schermo sfuma in nero.
Rumori del parco.
Lo schermo da nero ritorna ad inquadrare la
FIGURA INTERA
del venditore in piedi di fronte alla mdp, appoggiato col sedere al banco, con le braccia conserte e le gambe un po' incrociate che fissa nella mdp
VENDITORE DI GABBIE
Non ho mai visto il dolore o la paura dentro una gabbia.
Nessuno vi mette cose spiacevoli perchè nessuno vuole che rimangano.
Si gira col busto, prende in mano una gabbia, la solleva e la mostra alla mdp.
E' in ferro battuto di un color rame scuro, molto lavorata e sembra molto antica. E' senza la porta e quindi non puo' essere chiusa.
VENDITORE DI GABBIE
Questa è la mia preferita.
E' senza dubbio la più bella.
E' molto antica ed ha un grande valore ma io la vendo per pochi soldi.
Il venditore ruota la gabbia per mostrare l'apertura senza porta.
VENDITORE DI GABBIE
Nessuno la vuole perchè tutti pensano che sia rotta, ma non lo è.
Questa gabbia, la porta, non l'ha mai avuta.
Il venditore appoggia di nuovo la gabbia sul banco e si gira verso la mdp
VENDITORE DI GABBIE
In realtà nessuno si preoccupa che la gabbia sia bella, che l'uccellino sia felice nella sua nuova casa.
Tutti si preoccupano che sia sicura.
E una gabbia senza porta, nessuno la vuole, per quanto bella possa essere.
Il venditore ruota la testa di lato e la mdp segue il suo sguardo fino ad inquadrare il bambino con l'uccellino sulla spalla che lo guarda negli occhi. Non è col suo nonno, è da solo.
Abbassa lo sguardo fino ai suoi piedi e poi tira di nuovo su la testa.
STACCO SU
DETTAGLIO
degli occhi del bimbo che sono grandi, marroni e umidi.
Il bimbo chiude gli occhi e lo schermo diventa nero.
PRIMO PIANO
sul piano del banco del venditore. La mdp mostra le varie gabbie ammucchiate e poi scende a inquadrare anche quelle a terra.
La mdp sempre puntata a terra scorre fino a inquadrare i piedi del venditore e da questi sale fino alla sua giacca dove c'è una manina che ne sta tirando un lembo verso il basso.
La mdp si muove ad inquadrare il
PRIMO PIANO
del volto del bambino che guarda in alto verso il venditore tirandogli la giacca per richiamare la sua attenzione.
STACCO SU
mdp che in soggettiva del venditore, dall'alto verso il basso inquadra il viso del bambino.
Ha la bocca tutta sporca di gelato e gli occhi grandi e marroni con le ciglia lunghe.
PRIMO PIANO
del volto del bambino che guarda in alto il venditore.
BAMBINO
Vorrei comprare una delle sue gabbie.
Quanto costano?
PRIMO PIANO
del venditore che sorride e si piega un po' verso il bimbo.
VENDITORE DI GABBIE
Tu quanti soldi hai?
STACCO SU
mdp che inquadra dall'alto un po' in diagonale il bambino che abbassa la testa, tuffa le mani dentro le tasche e tira fuori i due pugnetti pieni.
STACCO SU
DETTAGLIO
dei due pugni che si aprono piano un dito alla volta e mostrano il misero contenuto. Alcune monete color rame, pochi centesimi, delle cartacce, delle briciole e una macchinina.
PRIMISSIMO PIANO
degli occhi del bimbo che dal basso fissano la mdp.
BAMBINO
Tutto quello che ho.
Anche la mia macchinina.
Puoi prendere tutto.
La mdp si allontana per inquadrare tutti e due.
VENDITORE DI GABBIE
Come mai sei da solo oggi?
Dov'è il tuo nonno?
Il bambino guarda in basso e poi torna a guardare il venditore.
BAMBINO
Il mio nonno è andato via.
Forse, se l'avessi messo in una delle tue gabbie, adesso sarebbe ancora con me.
Il venditore si siede sulla sedia dietro al suo banco e fa salire il bambino su una gamba.
Il bambino si siede e incrocia i piedini che non arrivano a toccare a terra.
VENDITORE DI GABBIE
Allora la gabbia per chi è?
Il bambino le guarda stupito della domanda.
BAMBINO
E' per il mio uccellino.
Così sono sicuro che almeno lui non se ne va come ha fatto il nonno.
La mdp inquadra l'uccellino sulla spalla che volge la testa verso il bimbo come se avesse capito che stavano parlando di lui.
VENDITORE DI GABBIE
Questa è la gabbia più bella che ho.
STACCO SU
dettaglio delle mani dell'anziano venditore che mostra la gabbia senza porta al bambino.
Il bambino la prende in mano, la esamina molto lentamente, la gira, inclina la testa, ci guarda attraverso e poi guarda in alto verso il venditore.
BAMBINO
Ci manca la porta.
PRIMO PIANO
del viso del venditore che sorride.
VENDITORE DI GABBIE
No, la porta c'è.
Il bambino non convinto guarda meglio, inclina la testa, ruota la gabbia e poi torna ad alzare lo sguardo verso il venditore con aria interrogativa.
VENDITORE DI GABBIE
E' che è sempre aperta.
STACCO SU
il bambino che, sempre seduto sulle ginocchia del venditore, alza la gabbia all'altezza del viso.
PRIMISSIMO PIANO
del viso del venditore attraverso le sbarre della gabbia, vista in soggettiva dagli occhi del bambino.
La mdp è ferma su questa immagine.
Cinguettio dell'uccellino.
Lo schermo diventa nero.
Lo schermo è sempre nero.
VENDITORE DI GABBIE
(v.f.c.)
Da quel giorno ho smesso di vendere gabbie.
Rumori del parco.
Sullo schermo nero iniziano ad apparire le immagini di
PANORAMICA
lenta da sinistra verso destra sul parco.
E' primavera. Le foglie non cadono più. C'è un bel sole e tutti sono felici.
Le donne, smesse le giacche e i cappotti, indossano vestiti leggeri.
Le bambine giocano con le pietre e i gessetti e fanno disegni per terra. Due bambini si rincorrono.
Una mamma sgrida il suo. Due innamorati sono seduti su una panchina.
Un anziano legge il giornale.
La mdp continua la sua carrellata da sinistra a destra finchè non si ferma dove prima c'era il banco del venditore.
In lontananza c'è un chiosco dei gelati e una gran calca di persone davanti che aspettano.
Dietro a tutte queste persone si vedono, di spalle, un anziano signore che tiene per mano un bambino che spinge per passare davanti a prendere anche lui il suo gelato.
Sulla spalla ha un uccellino e nelle mani stringe una gabbia vuota.
La mdp si avvicina lentamente a loro, di schiena.
L'anziano signore gira la testa verso la mdp.
STACCO SU
PRIMISSIMO PIANO
del volto del venditore di gabbie.
Il venditore sorride e sbatte le palpebre.
Lo schermo diventa nero e cessano tutti i rumori.
Silenzio.
Rumore della porta di una gabbia che si chiude sbattendo.
Titoli di coda.