IL SEGNACORTO 2005    Concorso Nazionale di Sceneggiature per Cortometraggi (finalista)

SABATO DI NOVEMBRE

  di ANDREA OLIVA

   

SCENA 1, ESTERNO NOTTE, PIZZERIA DI RAVENNA

Un sabato sera di novembre,un gruppo di una quindicina di amici romagnoli, esce da una pizzeria della periferia di Ravenna.

Alcuni si salutano e si abbracciano mentre altri si interrogano fra di loro sul da farsi.

La serata è ancora lunga.

Giuliano ha un giubbotto di pelle e porta dei jeans attillati, ha la faccia pallida e gli occhi

assonnati che vengono coperti in parte dai suoi lisci capelli castani.

Giuliano sta parlando con Pier, un ragazzo con gli occhiali, alto e abbronzato, con un cappotto grigio.

Giuliano (stanco e svogliato):

Pier, cosa fai adesso?

Pier:

Vado a trovare il King, poi vedo.

Giuliano:

Ah! Da bo che l'hanno operato alla schiena. Chi hai su in macchina?

Pier:

Ho Seba, Olly e quel frocio di Bullo.

Pier da un pugno sulla spalla a Bullo, un ragazzo biondo e magro, dal naso accentuato.

Bullo (con sarcasmo):

Si, tua mamma non lo diceva però, ieri sera.

Pier (rispondendo alla battuta):

Beh, l'importante è che paghi, quando te la fai.

Dai andiamo.

Bullo (gridando):

Seba! Andiamo! Chiama Olly!

 

Seba, un ragazzo elegante dai capelli castano chiaro che fuoriescono da una berretta e gli occhi azzurri, sul metro e ottanta, sta parlando con altri due e si interrompe un secondo.

 

Seba:

Arrivo! Ciao Maio. Auguri ancora

 

Maio (abbracciando Seba):

Ciao Seba. Allora se parti domani ci vediamo a Natale.

 

Seba:

Sì, ciao ci vediamo.

 

Pier, Giuliano e Bullo vanno verso la Dream car Bmw di Pier e salgono.

 

Giuliano (stupito):

Cazzo è sta macchina, Pier?

 

Pier:

Ce l'ha mio babbo in dotazione. Se gliela graffio solo, mi infila le mani nel culo poi applaude per dirmi quanto sono stato bravo. Beccati come si accende.

 

Pier spinge un bottone e la macchina si accende.

Seba e Olly, un ragazzo biondo di due metri, dall'aspetto nordeuropeo, con un cappotto nero e dei jeans strappati, arrivano alla macchina. Seba alza il sedile per fare passare Olly perché la macchina è a tre porte.

 

Seba:

Prego.

 

Olly:

Dai Seba fammi stare davanti, lo sai che sto male dietro.

 

Seba (scocciato):

Dai, porca troia dobbiamo arrivare dal king, non andiamo mica a Capo Nord.

 

Olly:

Dai Seba. Sto male.

 

Pier:

Dai! Che due maroni! Sto dietro io che guido.

Olly (adirato):

Dai Seba, che cazzo ti costa?

Seba manda a fare in culo Olly e sale in macchina. La macchina parte sotto la piogga e Pier suona il clacson voltandosi a salutare gli amici fuori dal ristorante, gli altri alzano le mani, alcuni il dito medio.

SCENA 2, ESTERNO NOTTE, STRADA DELLA PERIFERIA DI RAVENNA

L'auto di Pier percorre la strada. Un'auto targata Firenze non rispetta il dare precedenza, ad una rotonda, e rischia di infilarsi nella fiancata della bmw di Pier.

SCENA 3, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

Pier suona il clacson.

Pier (gridando):

Terrone di merda!

Seba (con disprezzo):

OOh ! Puttana che cretino! Non gli ha da morire il figlio in mano!

 

Olly (impressionato):

Questo la patente l'ha vinta con i punti della Conad.

 

Bullo:

Va beh, è un terrone. Basta questo.

 

Giuliano:

Terrone. Alla fine è di Firenze.

 

Pier:

Era di Firenze sud, quel figlio di puttana.

 

SCENA 4, ESTERNO NOTTE, STRADA DELLA PERIFERIA DI RAVENNA

 

L'auto percorre le strade cittadine e arriva a casa del King.

 

SCENA 5, ESTERNO NOTTE, FUORI DALLA CASA DEL KING

 

Pier (con ironia):

Va beh, parcheggio qui, nel posto degli andicappati, tanto c'è Olly su.

 

Olly (assonnato):

Vedi. E' un vantaggio.

 

Pier parcheggia la macchina nel posto per andicappati e fa scendere i passeggeri poi chiude la macchina con le chiavi a spia. Olly suona il campanello e risponde la nonna del king.

 

Nonna:

Chi è?

 

Olly:

Noi.

 

La nonna apre la porta.

 

Giuliano (incredulo):

Potevi anche essere un pazzo con la sega elettrica che non cambiava un cazzo.

 

SCENA 6, INTERNO NOTTE, APPARTAMENTO DEL KING

I cinque salgono al terzo piano e entrano in un appartamento completamente incasinato in cui una nonna sulla sessantina, con la permanente bionda, quasi bianca e degli spessi occhiali con l'impalcatura rosso fuoco, sta mettendo in ordine la cucina e sta buttando delle bottiglie vuote e dei cartoni di pizza.

I ragazzi salutano e la nonna ricambia.

 

Nonna (sorridente):

Ciao, Fabrizio è di là.

 

I ragazzi vanno verso la camera di Fabrizio, soprannominato “il King”, e entrano. Fabrizio è in pigiama, steso sul letto, un ragazzo mediterraneo con la barba corta e incolta.

Su un lato del letto c'è un carrello sul quale è posto un computer fisso. Sulle gambe, il King tiene un computer portatile dal quale esce il suono di una canzone house. All'altro lato del letto c'è un altro carrello sulla quale sono posti una playstation e un televisore. Fabrizio sta giocando con un suo amico mentre altri tre, tutti vestiti elegantemente, stanno guardando la partita e imprecando. Tre ragazze stanno fumando alla finestra, disinteressandosi della situazione.

 

Fabrizio (esultante):

EEEEEH! Grandi!

 

Pier:

Ciao Fabry. Allora com'è andata l'operazione? Ah! Ciao io sono Pier.

 

Gli Altri ragazzi tendono la mano e si presentano a tutti gli altri:

 

Ciao. Luca piacere, Giovanni, piacere, Moro.

 

Tre ragazze stanno fumando alla finestra e non sembrano interessarsi.

 

Olly (schifato):

King, spegni sta merda!

 

King (in tono ironico):

Cosa, la play?

 

Olly (riferendosi alla canzone house):

Sta musica del cazzo.

 

Bullo si rivolge al king:

Oh ma te sei proprio il re dei minchioni.

 

Giuliano:

Ah! Re dei minchioni! Ecco perché King!

 

King:

E' beh, certo! Per cosa se no? Gol!

 

Luca sta giocando con il king.

 

Luca (contrariato):

Ma che buco del culo!

Olly:

Allora come và?

 

King:

Bene. Bene. Adesso non faccio un cazzo per due mesi e punto di finire almeno sette videogiochi fra cui anche Final fantasy 9 e 10 che non ci ho ancora giocato.

 

Bullo:

Pensa te che vita di merda.

 

Pier:

Insomma…

King:

Sta sera cosa fate?

 

Giuliano:

Bo.

 

King (appoggiando il joypad della playstation):

Ho vinto! Ragazzi non vi dico di sedervi perché non saprei dove. Nonna! Fai i pop corn?

 

Nonna (da un'altra stanza):

Sì, un attimo! Sto finendo qua, che c'è un casino…

 

King (urlando):

Dai. Muoviti!

 

Olly:

Poveretta.

 

King:

Ma sta zitto. Non ha un cazzo da fare…

 

Luca:

Ah! Te invece…

 

King:

Io si. Ti rompo il culo a playstation.

Dai, se non avete un cazzo da fare, andate all'Energy.

Seba:

Io non ci metto piede in quel posto di merda. O meglio sì, ma senza pagare.

 

King (sorpreso):

Ue Seba! Dove cazzo eri?

 

Seba (tirando su la cerniera dei pantaloni):

Sono andato a pisciare che non ce la facevo più.

 

King:

Comunque loro sono tutti pr dell'Energy.

 

Seba:

Sì lo so li conosco tutti!

 

Gli altri ragazzi lo salutano.

 

Giovanni:

Stasera se volete venire… c'è un botto di gente. Vi metto omaggio che tanto non mi costa un cazzo.

 

King:

Visto? Sono bazza man o no?

 

Pier:

Guarda che anch'io entro gratis all'Energy.

 

Giuliano (pensieroso):

Io mi ricordo che è un po' pieno di bambocci e Albanesi.

 

Luca:

Sì però tanto alla fine l'importante è bere.

 

Olly (scocciato):

Oh facciamo quello che vi pare!

 

Pier:

Dai andiamo a fare un salto poi quando ci rompiamo i coglioni ce ne andiamo.

 

Una ragazza dai capelli lunghi e castani, Camilla, butta la sigaretta dalla finestra e si lamenta.

 

Camilla:

Ragazzi è mezzanotte, andiamo?

 

Luca:

Sì, dai è tardi. Andiamo. Ciao Fabry stammi bene.

 

Giovanni:

Ciao. Alla prossima.

 

King:

Ciao ragazzi divertitevi e salutatemi le fighe.

 

Ragazze:

Ciao, King.

 

King:

Ciao, ciao.

 

Il king si alza a fatica e cambia il gioco della play station.

 

Olly:

Ciao buona nottata.

 

Il King butta la custodia di un videogioco masterizzato sul letto.

 

King:

Ah! domattina l'ho finito. Nonna! Apri la porta che van via!

 

Il king accende la playstation e comincia a giocare. Sua nonna gli porta una scodella di pop corn.

 

King:

Grazie.

 

SCENA 7, ESTERNO NOTTE, FUORI DALLA CASA DEL KING

 

Gli amici si dividono per macchine. Le ragazze salgono con Giovanni e Moro, Luca è in macchina da solo.

 

Bullo:

Dai vado su con Luca che è da solo.

 

Giuliano:

Vado anch'io così stiamo tutti più larghi.

 

Seba (ridendo di Giuliano):

No. Fidati non te lo consiglio.

 

Pier:

Non sa guidare.

 

Giuliano:

Allora col cazzo.

 

Giuliano sale nella macchina di Pier.

 

Pier:

Ci siamo tutti?

 

Olly:

Yeah.

 

SCENA 8, ESTERNO NOTTE, STRADA DELLA PERIFERIA DI RAVENNA

 

La macchina parte nuovamente e percorre le strade di Ravenna in direzione della statale Adriatica.

 

SCENA 9, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Pier:

Olly, guarda se c'è la custodia dei cd sotto al tuo sedile.

 

Olly passa la mano sotto al sedile.

 

Olly (svogliato):

No, qua non c'è un cazzo.

 

Seba:

Ma come cazzo ci hai guardato?

 

Olly:

Non c'è! Madonna! Che due coglioni! Sto male a muovermi in macchina!

 

Pier:

E se devi scopare?

 

Olly:

A meno che io non abbia la limousine con l'autista, penso proprio che la macchina stia ferma, in quel caso.

 

Seba:

Ah! Te stai male solo se la macchina si muove?

 

Olly:

Oh! Mi viene da sboccare e basta!

 

Giuliano:

Sono qua i cd.

 

Pier (esultante):

Sì Gaddo! Si che sei un grande!

 

Olly protesta:

Adesso Pier, fammi la cazzata di mettere sul del punk di merda e giuro su Dio che ti vomito nel cruscotto.

 

Pier:

Dai Olly, visto che stai male ti dedico questa.

 

Pier mette su “Hail and Kill” dei Manowar.

 

Olly:

Oh! Va là!

 

Seba : 

Capisco che i Manowar siano una sborata ma io mi sono un pò rotto il cazzo di sentirli.

 

Olly (con disprezzo):

Miscredente di merda e bastardo. Figlio di puttana.

 

Seba:

No. Alla fine hai ragione te.

 

Giuliano:

Se vi devo dire la verità a me fanno cagare.

 

Olly (con fierezza):

Sai cos'ha detto il loro bassista, Joey De Maio, a quelli che disprezzano la band, in un intervista?

“La merda va nel cesso, altrimenti rischia di sporcare troppo il mondo, spero e credo che moriate presto.”

 

Giuliano:

Ma… non è che li disprezzo. Non mi piacciono, tutto qui.

 

Olly:

Hai detto che ti fanno cagare!

 

Giuliano:

Va beh, dai.

 

Giuliano si tocca le palle mentre la canzone dei Manowar continua a farsi sentire.

 

Olly:

Poi non sai neanche le parole:

“Il potere e il dominio sono presi dalla volontà, per diritto divino, saluta e uccidi.” Seba, Hail and kill vuol dire saluta e uccidi?

 

Seba:

Sì, oppure grandine e uccidi, o ave e uccidi, “hail” ha un mucchio di significati.

 

Pier:

L'inglese è un po' una lingua di merda.

 

Olly:

Concordo.

 

SCENA 10, ESTERNO NOTTE, STATALE SS 16 ADRIATICA

 

L'auto arriva sulla statale e si blocca nel traffico intasato, qualcuno suona ai puttanieri che si fermano a caricare le puttane sotto la pioggia e contribuiscono a rallentare l'avanzamento dei veicoli.

 

SCENA 11, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Pier (con sarcasmo, indicando una puttana):

Guarda Olly, c'è tua mamma.

 

Olly:

No. Stasera piove, non lavora, però c'è mia sorella!

 

Olly si sporge dal finestrino e saluta una puttana negra che attende un cliente.

 

Olly:

Ciao sorella!

 

La puttana mostra il dito medio.

 

Pier (ridendo):

Che idiota!

 

Il cellulare di Pier segnala che ha ricevuto un messaggio. Pier lo legge mentre guida. Il messaggio recita: “Quando passi? Matteo.”

 

Pier (imprecando):

Oddio! Non sono andato a prendere Street!

 

Seba:

Buono! Adesso?

 

Pier:

Ah! Ci tocca di tornare indietro, avevo promesso che gli davo un passaggio.

 

Olly (contrariato):

Sti cazzi!

 

Giuliano guarda in alto,trattenendo un'imprecazione.

 

Seba:

Io Pier te lo dico, non prendertela ma io probabilmente se torniamo a Ravenna rimango lì.

 

Olly:

Idem

 

Pier:

Va beh io avevo detto a Street che passavo a prenderlo.

 

Olly:

Vai a prenderlo, non ci son problemi.

 

Pier:

Va beh, se voi non venite… Andrò con Street e poi tornerò presto che lunedì ho un esame. Te Gaddo vieni?

 

Giuliano:

Non so Pier a sto punto…

 

Seba:

Ah! Olly chiama Bullo e Luca e digli che non andiamo.

 

Olly:

Chi cazzo sono io, la Telecom?

 

Pier:

Madonna che rabbino!

 

Olly:

Si! Chiamo ,chiamo.

 

Olly prende il cellulare e chiama Bullo.

 

Olly (al telefono):

Pronto, Bullo? C'è un problema. Pier si è dimenticato di andare a prendere Street e io Seba e Gaddo ne abbiamo per il cazzo di allungare il viaggio, anche perché poi si fa tardi. Tè? Cazzo fai?

Ah…

Si va bene, adesso glielo dico.

Ok.

Ciao.

 

Olly chiude e rimette il telefono in tasca.

 

Olly:

Ha detto di aspettarlo che ha lasciato le chiavi nella tua macchina. Ci vediamo alla rotonda di Mirabilandia, al Mc drive.

 

Pier:

Che due coglioni! Quanto ci mette per tornare indietro?

 

Olly:

Una decina di minuti, ha detto.

 

Pier:

Olly, mi fai chiamare Street che ho finito i soldi?

 

Olly:

Tieni, ma di sto passo li finisco anch'io.

 

Pier prende il cellulare di Olly e chiama.

 

Pier (al telefono):

Pronto Street? Scusa ma mi sono proprio dimenticato.

Lo so, sono un coglione. Sto aspettando Bullo che ha lasciato le chiavi nella mia macchina, fra una ventina di minuti, mezz'ora son da te?

Va bene?

Ciao.

Ciao.

 

Pier:

Grazie Olly.

 

Olly riprende il telefono.

SCENA 12, ESTERNO NOTTE, PARCHEGGIO DEL MC DONALD DI MIRABILANDIA

La macchina percorre la statale al contrario e si ferma davanti a un Mc Donald, dopo essere uscita da una rotonda.

Nel piazzale ci sono altre due macchine. Da ciascuna macchina scende una ragazza che si dirige nell'altra auto.

 

SCENA 13, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Giuliano (sorpreso):

Beccati quelli! Sono scambisti!

 

Seba:

Che sborata!

 

Le due macchine partono.

 

Seba (entusiasta):

Oh! Pier seguili! Vediamo dove vanno!

 

Pier (stanco):

Questo sì che è una figata di sabato! Seguire due coppie scambiste sull'Adriatica. Ma vaffanculo!

 

Olly sbadiglia.

 

Seba:

Allora, decidiamo cosa fare a capodanno.

 

Pier:

Io vado in montagna, in un residence, 400 euro, in Val d'Aosta

 

Seba:

Con chi?

 

Pier:

Della gente di medicina, se vuoi venire mi dai i soldi prima del 15.

 

Seba:

Si, si io vengo, ci son delle fighe?

 

Pier:

Spero di sì, su 500 persone, te Olly vieni?

 

Olly:

No grazie mi fa schifo tutto ciò che è montagna, non scio e mi scoccia imparare.

 

Seba:

Va beh, andiamo a fighe!

 

Olly:

Perché pensi che le fighe non vadano là per sciare?

 

Pier:

Per scopare magari!

 

Olly:

Và beh, ne parliamo.

 

Pier:

Dai sono solo otto ore di pullman, alla fine…

Olly:

Allora col cazzo!

 

La macchina di Luca arriva sgommando al parcheggio, Bullo scende e l'auto riparte sgommando.

 

Seba:

Per me si va a schiantare.

 

Giuliano:

Se continua così…

 

Bullo sale nella macchina di Pier.

 

Bullo:

Ok, possiamo andare.

 

Pier:

AH! Torni a Ravenna anche te?

 

Bullo:

Sì, sì, ormai…

 

L'auto di Pier riparte in direzione Ravenna.

 

Seba:

Chiamo Maio che è con gli altri del compleanno e gli chiedo dove sono.

 

 

Seba, furtivo prende il cellulare di Olly che si è appisolato.

 

Seba (al telefono):

Uè Maio? Dove sei?

Al Pavone?

Dai Fra un po' veniamo anche noi.

No, all'Energy no, c'è stata una mega rissa e l'han chiuso.

Si, si sul serio, sono arrivati i carabinieri, un casino della Madonna.

Esatto, sì dillo anche a Solda che sta andando in là con suo fratello, ci vediamo lì fra un po'. Ciao.

 

Seba chiude il telefono, tutti gli altri stanno ridendo.

 

Seba:

Quanto sono stronzo!

 

SCENA 14, ESTERNO NOTTE, ENTRATA DI RAVENNA

 

L'auto rientra a Ravenna, il cellulare di Pier squilla.

 

SCENA 15, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Il cellulare di Pier squilla.

 

Pier (al telefono):

Pronto, Street! Sto arrivando da te!

No.

Da bo?

Mi stai prendendo per il culo?

No, però, no, dimmelo prima!

Cazzo. Ah va beh, io a sto punto non so se vengo massimo ci sentiamo, ciao, ciao.

 

Pier chiude il telefono.

 

Pier (infuriato):

Ma vaffanculo! E'tornato suo babbo e ha detto che ha la macchina e non gli serve più il passaggio.

Ma muori.

 

Olly si risveglia sbadigliando.

 

Olly:

Uh! Che figata! E adesso?

 

Pier:

Vengo al pavone a salutare Maio poi mi vado a casa, mi son rotto i coglioni. Fanculo!

 

Seba (schifato):

Street di merda.

 

 

SCENA 16, ESTERNO NOTTE, STRADE DEL CENTRO DI RAVENNA

 

Le strade del centro cittadino sono deserte e l'auto di Pier le percorre fino ad arrivare ad un pub dall'insegna di legno sul quale è disegnato un ridicolo pavone dai colori dorati.

 

SCENA 17, INTERNO NOTTE, PUB “PAVONE D'ORO”

 

Gli amici entrano. Il locale dispone di circa una decina di tavoli in legno ma sono presenti solo una ventina di persone che stanno sorseggiando del vino rosso.

 

Olly:

Dove cazzo è Maio?

 

Seba:

Adesso lo chiamo e lo mando a cagare. Anzi lo chiamo a casa così sveglio anche i suoi.

 

Pier si sbatte la mano sulla faccia.

Un grasso oste calvo arriva dai ragazzi.

 

Oste:

Ragazzi quanti siete?

 

Giuliano:

No guarda, grazie ma ci hanno fatto il bidone e ce ne stiamo andando.

 

L'oste alza la mano e torna dietro al bancone.

 

Seba (al telefono):

Oh Maio, dove cazzo sei?

Eh… lo so che sei a casa ma dillo cazzo, così facciamo a meno di subire la bidonata.

Gli altri?

Eh…

Va bene ciao, buonanotte ci becchiamo.

 

La telefonata finisce.

Bullo:

allora?

 

Seba (sfinito):

Ah niente Pier… per quanto mi riguarda ci possiamo anche andare a letto, nessuno fa più un cazzo di divertente in sta città di merda.

 

Gli amici salutano l'oste, escono dal locale e tornano in macchina.

 

SCENA 18, ESTERNO NOTTE, STRADE DEL CENTRO DI RAVENNA

 

Pier parte per l'ennesima volta e si ferma davanti a casa di Giuliano.

 

SCENA 19, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Pier:

Ciao Gaddo, buonanotte.

 

Giuliano:

Ciao ragazzi, buonanotte.

 

Olly guarda l'orologio che sta segnando l'una di notte.

 

Olly (pensieroso):

Bullo era oggi che mi avevi detto che bisognava cambiare l'ora dopo mezzanotte?

 

Bullo:

Si, da bo!

 

Seba (entusiasta):

Allora! Dai, chi cazzo se ne frega! E'ancora mezzanotte, non è l'una, andiamo all' Energy!

 

Pier:

Ma si, io mi sono rotto troppo i coglioni sta sera. Ho diritto di ubriacarmi.

 

Bullo:

No ragazzi dai…

 

Giuliano risale in macchina.

 

 

Giuliano:

Ah… va bo, andiamo.

 

Bullo:

Allora a me portami a casa.

 

Pier:

No. Te vieni. Se no mi tocca di allungare troppo la strada.

 

Bullo (contrariato):

Cazzo, devi fare quaranta chilometri, non ne puoi fare quarantuno? Domani ti vado a denunciare per sequestro di persona.

 

Pier:

Ok.

 

Seba:

Chiamo Luca.

 

Seba (al telefono):

Oh! Dove sei?

Eh?

Non sento un cazzo comunque noi stiamo ritornando!

Ciao!

 

Seba:

Ho sentito solo “Quando arrivi vieni in cambusa che beviamo come degli imbecilli.”

 

Pier:

Basta e avanza.

 

Olly:

Oh, Pier, io ci voglio tornare a casa.

 

Pier:

… Guarda che io riesco a guidare da ubriaco.

 

Olly:

Ah… se la Madonna ha partorito vergine…

 

Pier:

Oh! Ma smettila di fare le battute che capisci solo te!

Olly (riferendosi alla battuta):

Tutti quelli che sono andati a catechismo o che festeggiano il Natale dovrebbero capirla.

 

Pier:

Io a catechismo ci sono andato dieci anni fa…

 

SCENA 20, ESTERNO NOTTE, STATALE SS 16 ADRIATICA

 

L'auto ripercorre la statale con il lettore cd che emette musica heavy metal, come sempre.

Il telefono di Seba squilla.

 

SCENA 21, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Il telefono di Seba squilla.

 

Seba (al telefono):

Pronto.

Cosa?

Ah… allora mi sa che non veniamo più.

 

In auto tutti si voltano verso Seba.

 

Seba (al telefono):

Ok.

No. Alla fine no.

Ciao.

 

Pier:

Cazzo c'è, stavolta?

 

Seba (deluso):

Ah! Non ci son più gli omaggi. Io mi rifiuto di pagare.

 

Pier:

Dai, per una volta, scusa.

 

Seba:

No, no è un posto troppo di merda. Andiamo al bowling.

 

Olly:

Perché, al bowling non paghi?

 

Seba:

Almeno non è un posto di merda. Poi guarda.

 

Seba indica Bullo e Giuliano che stanno dormendo.

 

Pier:

Basta.

 

Pier fa inversione e riprende la via di casa.

 

SCENA 22, ESTERNO NOTTE, ENTRATA DI RAVENNA

 

L'auto rientra a Ravenna.

 

SCENA 23, INTERNO NOTTE, MACCHINA DI PIER

 

Il cd dei Manowar finisce, Pier lo cambia assicurandosi che Olly stia dormendo e mette su una compilation di Boy band americane. Pier appoggia la testa al sedile e guida tranquillo verso casa, mentre i suoi passeggeri dormono.

Fine

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