CINEMA DI BARRIERA - 4° edizione AIACE 28 giugno - 13 luglio 2005 a Torino
Un percorso per immagini, incontri e testimonianze sui concetti vasti e differenziati di “periferia”, “confine” e “frontiera”: prende il via il 28 giugno la IV edizione di CINEMA DI BARRIERA che con i suoi sette appuntamenti curati dall' Aiace di Torino e sostenuti dalla VI Circoscrizione e dall' Assessorato alle Periferie della Città di Torino , si propone di portare il cinema , inteso nella sua accezione più ampia (dalle produzioni video alle pellicole a 35mm), nella zona compresa tra Pietra Alta e Falchera alla periferia di Torino, in luoghi che non ospitano abitualmente proposte cinematografiche.
Con un duplice intento: da un lato offrire al pubblico che abita in zona un'occasione per vedere film altrimenti difficili da raggiungere, permettendogli di confrontarsi con una condizione che riguarda sì la marginalità geografica, culturale ed esistenziale , ma sempre viste come istanze preziose e propositive; dall'altro consentire, attraverso il cinema, alla cittadinanza tutta di raggiungere la periferia, per realizzare un importante percorso di scoperta e conoscenza di luoghi e realtà spesso sconosciute al resto della città.
L'idea è quella di proporre al pubblico del quartiere e della città un cinema diverso, volutamente periferico perché al di fuori dei territori tematici e stilistici più consueti , prevedendo, inoltre, un'attenzione particolare per quelle aree dell'audiovisivo che si muovono sulla linea di confine tra i formati, i generi e gli stili cinematografici.
La quarta edizione di CINEMA DI BARRIERA si inaugura la sera del 28 giugno al Cinema Massimo , in una serata organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema , dove sarà proiettato in anteprima cittadina Onde, il lungometraggio d'esordio di Francesco Fei , trentottenne fiorentino già autore di molti videoclip e spot pubblicitari. Il film è ambientato con stile raffinato in un'inedito scenario urbano, una Genova periferica post-industriale, ed è stato presentato con successo ai Festival di Rotterdam, Alba e San Francisco. Sarà presentato dallo stesso regista che incontrerà il pubblico.
Giovedì 30 giugno al Parco Stura il primo appuntamento sul territorio: il regista torinese Enrico Verra presenterà il film Sotto il sole nero , che racconta il quartiere di San Salvario e i temi legati all'immigrazione in una prospettiva molto originale.
Sempre al Parco Stura, il 1 luglio, avrà luogo un incontro cine-musicale che prevede la proiezione del lungometraggio I dischi del sole di Luca Pastore , dedicato all'omonima etichetta discografica di musica impegnata e di protesta, cui seguirà un concerto dell'ormai gloriosa formazione musicale dei Cantovivo.
Il 5 luglio la manifestazione si trasferisce alla Scuola “XXV Aprile” con il nuovo lavoro del giovane filmmaker milanese Mirko Locatelli intitolato Come prima , film sull'adolescenza e la diversità, vincitore del festival milanese FilmMaker e interpretato da Giuseppe Cederna. La serata è il collaborazione con Sottodiciotto Film Festival.
Il 6 luglio sarà proiettato, sempre alla “XXV Aprile”, Vento di terra del napoletano Vincenzo Marra , uno degli autori più significativi del nuovo panorama cinematografico italiano, film che racconta la desolazione di una vita apparentemente senza speranza: è la storia di un giovane di Secondigliano che per ragioni di sopravvivenza finisce a fare la guerra nel Kosovo.
La serata sarà arricchita dalla presentazione di alcune schegge del nuovo film del torinese Max Chicco intitolato Saddam il film.
Infine, nel cortile della Scuola Villaretto l' 11 e il 13 luglio avranno luogo gli ultimi due appuntamenti: la proiezione di Il muro di Simone Bitton (l'11/7), un film co-prodotto da Francia e Israele, e The Missing di Ron Howard , un western narrato alla maniera di un thriller. La doppia proposta del Villaretto, che presenta uno accanto all'altro un documentario sulla costruzione del muro nei territori palestinesi e una produzione hollywoodiana d'autore, col suo carattere di eterogeneità intende rappresentare lo spirito di una manifestazione come Cinema di Barriera , interessata al cinema come laboratorio in cui si mettono in discussione i confini e le identità troppo certe.
Nata e cresciuta grazie al sostegno costante della VI Circoscrizione , curata da Umberto Mosca e organizzata dall' AIACE di Torino , Cinema di Barriera anche quest'anno può nuovamente contare sul supporto decisivo del Programma di Recupero Urbano di via Ivrea (P.R.U.) gestito dalla Coop. Animazione Valdocco. La manifestazione quest'anno si arricchisce inoltre di un contributo prezioso da parte dell' Assessorato alle Periferie della Città di Torino . Come già in passato, inoltre, conferma l'importante collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema , nelle sale del quale si terrà l'inaugurazione e la presentazione al pubblico cittadino. Rinnovate sono anche le collaborazioni con l' Associazione Antiloco , con Sottodiciotto Film Festival e con il Circolo Didattico “Anna Frank”.
Le proiezioni e gli incontri sono ad ingresso gratuito e si tengono presso:
- il cortile della Scuola “XXV Aprile” (via Tempia 6, nel quartiere di Pietra Alta, tra Barriera di Milano e Falchera, nel territorio della VI Circoscrizione)
- il Parco della Stura (tra via Tasca e via Carema)
- il cortile della Scuola Rustica del Villaretto (in strada del Villaretto 187)
Questi luoghi confermano come la proposta di Cinema di Barriera stia costruendosi anno dopo anno un habitat ideale nella zona compresa tra Pietra Alta e Falchera, considerata uno dei poli cittadini a più alto rischio di marginalità.
Programma
* Martedì 28 giugno, ore 21 - Cinema Massimo Tre Via Verdi, 18
Proiezione di Onde di Francesco Fei e incontro con l'autore
Il film, che non ha ancora trovato una distribuzione italiana, è girato sullo sfondo di una Genova postindustriale e mette in scena l'incontro tra Luca, musicista cieco, e Francesca, figura femminile affascinante e sfuggente. Un film dove conta moltissimo lo stile espressivo e visuale. I due interpreti protagonisti di Onde sono Ignazio Oliva e Anita Caprioli (Fei ha scritto il ruolo femminile pensando proprio alla Caprioli, conosciuta sul set di un clip di Verdena).
Sulla storia della produzione del film: Fei nel 2002 chiese l'art.8, che gli venne negato. Allora decise di fare tutto da solo a Milano, lontano dagli ambienti della produzione romana. Il costo è stato di 450.000,00 Euro, anche se, sostiene l'autore, “la qualità visiva è nettamente superiore al budget. Ho girato in Super 16, montato in alta definizione e stampato in 35mm”.
* Giovedì 30 giugno, ore 21,30 – Parco Stura tra via Tasca e via Carema
Proiezione di Sotto il sole nero di Enrico Verra e incontro con l'autore
Dopo i numerosi riconoscimenti ricevuti per il cortometraggio Benvenuti a San Salvario , Verra è ritornato in quei luoghi per realizzare il suo primo lungometraggio. Girato nel quartiere multietnico di San Salvario, Sotto il sole nero narra la storia di Sergio, un ragazzo del quartiere periferico Falchera che trova la sua dimensione più naturale all'interno della comunità nigeriana del quartiere, dove elabora anche una coscienza politica. Il film affronta i temi legati all'immigrazione in una prospettiva molto originale e assai lontana dagli stereotipi e dalla retorica spesso utilizzati dai giornali e dalla televisione.
Durante le riprese la realtà e il film si sono intrecciati in maniera inestricabile. Verra: “Per me e tutta la troupe è stata un'avventura unica trovarsi ogni giorno a filmare storie, immersi nella realtà stessa che le aveva fatte nascere”.
Una delle sfide contenute nel film è stata quella di far lavorare insieme attori professionisti e non professionisti: tutti i ruoli di italiani sono interpretati da professionisti, nei ruoli degli immigrati vi sono invece donne e uomini trovati nelle vie, nei negozi e nei bar del quartiere.
*Venerdì 1 luglio, ore 21,30 – Parco Stura tra via Tasca e via Carema
Proiezione di I Dischi del Sole di Luca Pastore e incontro con l'autore
A seguire concerto dei Cantovivo
Il film I Dischi del Sole documenta la vita e le opere di un'etichetta discografica piccola ma battagliera che a partire dai primi anni '60 raccoglie il meglio dei canzonieri popolari e della canzone impegnata italiana.
L'etichetta discografica “I Dischi del Sole” rappresenta una delle più importanti esperienze di ricerca, documentazione e diffusione della musica e cultura popolare italiane. I legami del gruppo di personaggi artefici di quel progetto con il contesto sociale, politico e storico degli anni tra il '65 e il '75 hanno impresso indelebilmente il marchio dell'etichetta nella cultura indipendente italiana, anche a dispetto di una legittimazione “ufficiale” di gran lunga inferiore ai reali meriti culturali che quella esperienza ha ricoperto e tuttora ricopre.
Dichiarazione di Luca Pastore: “I protagonisti del nostro film sono i dischi, narrati attraverso videoclip che mettono in rapporto le immagini degli eventi raccontati nelle canzoni con la realtà odierna con le sue contraddizioni politiche e umane. Abbiamo scelto di privilegiare le canzoni rispetto ai personaggi, ciascuno dei quali meriterebbe un approfondimento molto maggiore, che è al di là delle possibilità di durata di un documentario: il nostro è solo uno dei possibili percorsi attraverso quelle storie, un punto di vista sicuramente parziale ma, spero, interessante e affascinante”.
*Martedì 5 luglio, ore 21,30 – Cortile Scuola “XXV Aprile” Via Tempia ang. c.so Giulio Cesare
Proiezione di Come prima e di Il colpo, un lungometraggio e un corto di Mirko Locatelli e incontro con l'autore
Come prima è un film sull'adolescenza e sulla diversità, ambientato in un quartiere popolare di Milano. Racconta la storia non molto comune di Andrea e dell'incidente in motorino che lo segnerà in modo irreversibile, senza tuttavia togliergli la forza e la determinazione che la vita necessita. Nel cast anche Giuseppe Cederna, nella parte del padre del protagonista, che decide di tornare a vivere a casa affrontando i suoi problemi di depressione.
Come prima , vincitore del progetto FilmMaker 2004, è prodotto dall'Associazione Culturale Cinemaindipendente.it con il supporto della casa di produzione Officina Film. Mirko Locatelli spiega come “lo spazio dedicato alle diversità nel cinema è poco e soprattutto deviato, deviato da una visione deformante della realtà. Il disabile nei film deve essere sempre e per forza una persona “speciale”, una ricchezza da imparare ad apprezzare. Nel mio film il ragazzo disabile non è “speciale”, o se lo sarà non lo sarà certo in quanto disabile. Lo sarà invece nella misura in cui lo sono i suoi coetanei, lo sarà come ragazzo di diciassette anni che cerca una strada”.
Il cortometraggio Il colpo è la storia di tre ragazzi che vivono alla giornata compiendo piccoli furti, rapine, soprusi; un giorno si presenta l'occasione che potrebbe cambiare la loro vita, e probabilmente la cambierà. In una tiepida mattina di marzo, Torino, immersa in un'atmosfera rarefatta e quasi onirica, ha ospitato la produzione de Il colpo , ideato, girato e montato in 50 ore.
*Mercoledì 6 luglio, ore 21,30 - Cortile Scuola “XXV Aprile” Via Tempia ang. c.so Giulio Cesare
Proiezione di Vento di terra di Vincenzo Marra
Precede la proiezione un incontro con Max Chicco che presenta in anteprima un programma di estratti filmati dal titolo “Aspettando Saddam il film ” , che documentano il suo ultimo lavoro.
Vento di terra narra la storia di un diciottenne di Secondigliano, quartiere periferico di Napoli, che in seguito alla morte del padre si trova a fronteggiare una serie di gravi difficoltà. Il film contiene una parte dedicata ai giovani soldati italiani vittime dell'uranio impoverito durante la guerra del Kosovo.
Ha scritto Alberto Crespi su l'Unità: “ Tra i film in sala che da domani sfideranno l'Uomo Ragno c'è anche l'italiano Vento di terra. E' diretto da Vincenzo Marra, segnalatosi tre anni fa alla Settimana della Critica di Venezia con l'ottimo esordio Tornando a casa: un film di pescatori, parlato in dialetto stretto, che provocò inevitabili paragoni con il Luchino Visconti di La terra trema. Sì, Marra è un consapevole erede dei neorealismo, questo fiume carsico che non finisce mai di scorrere nell'inconscio dei cinema italiano: periodicamente, nascono registi che non solo vogliono raccontare la realtà, ma girano i film dentro di essa, con uno spirito in cui la denuncia sociale si incrocia con la curiosità del reporter. Marra, che è anche un ottimo documentarista, lavora con attori non professionisti, e gira esclusivamente in ambienti reali”.
Saddam il film è una produzione indipendente a medio budget, girato in sei settimane in un'unica location a Torino, dove è stato riscostruito il carcere di Abu Ghraib. Racconta la storia di due contractors italiani in missione in Irak, nella prigione di Abu Ghraib. Il loro compito è quello di fare la guardia a un prigioniero eccellente. I due non sanno chi ci sia all'interno della cella e gli ordini sono tassativi: nessuno può entrare, chiunque si avvicini deve essere fermato. Nel cast anche due caratteristi del cinema americano: Frank Adonis ( Toro scatenato, Goodfellas, Casino , ecc.) e Joe Barbera (serie televisiva I sopranos ). A Cinema di Barriera, in anteprima assoluta, alcune sequenze tratte dal film montate insieme a momenti del backstage: il tutto in Aspettando Saddam il film .
* Lunedì 11 luglio, ore 21,30 – Cortile Scuola Rustica del Villaretto strada del Villaretto 187
Proiezione di Il muro di Simone Bitton (Francia/Israele 2004)
Giugno 2002. A quasi due anni dall'inizio della seconda Intifada, il governo Sharon decide di costruire una barriera di protezione lungo la linea di confine che divide lo Stato di Israele dai territori palestinesi. La barriera è costituita da blocchi di cemento alti fino ad otto metri. Gli abitanti delle zone interessate esprimono il loro punto di vista.
Cemento, reticolati, sensori, radar. Tutti ne parlano ma nessuno lo ha visto se non di sfuggita, in tv. Ci ha pensato l'arabo-israeliana Simone Bitton, ebrea marocchina, ex-soldatessa e pacifista convinta, che prende il compito alla lettera ne Il muro . Ed ecco gli operai, perlopiù arabi, al lavoro. Ecco le gru, gli animali, i contadini, le terre separate da chi le lavorava. E i “discorsi” ufficiali che sostengono l'operazione. E i paesaggi millenari, bellissimi, struggenti, istoriati dal serpente di cemento. Campi lunghi, durata dilatata, nessuna violenza nelle parole. La Bitton dà allo spettatore tutto il tempo per vedere e capire. Sentire. Intuire. E afferma, forse con un pizzico di ottimismo: «La pace arriverà. Arriva sempre. Ma per ora l'era dei muri è su di noi e sento che sarà un'era orribile».
*Mercoledì 13 luglio, ore 21,30 – Cortile Scuola Rustica del Villaretto strada del Villaretto 187
Proiezione di The Missing di Ron Howard (Usa 2004)
La storia di un uomo che ha scelto di vivere in mezzo ai nativi americani e che deve rimettere in discussione la propria identità per aiutare una figlia che non lo vuole vedere. Un western atipico e assolutamente originale, dove gli antagonisti sono una banda assortita di tagliagole formata da indiani e bianchi.
E' il sorprendente The Missing di Ron Howard, post-western dalle forti venature thriller ambientato nel New Mexico del 1885. Tommy Lee Jones è il bianco che si è fatto pellerossa e ora, invecchiato, vive da nomade, selvaggio fra i bianchi, bianco per gli indiani. Cate Blanchett è la figlia che non lo ha perdonato ma deve ricorrere alle sue arti di trapper per seguire le tracce dello spaventoso stregone che con la sua banda le ha rapito la primogenita: sarà una caccia lunga e piena di sorprese. Howard simula rigore storico (con tanto di dialoghi sottotitolati in Chiricahua, dialetto Apache), e anche senza attribuirgli intenzioni che forse non ha, fra gole e strapiombi, serpenti e frecce incendiarie, magia nera e falchi messaggeri, The Missing è il western più disinvolto e spettacolare degli ultimi anni.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito.
INFO:
Anna Abbate (ufficio stampa)
Aiace Torino: tel. 011.538962
Curatori Umberto Mosca (curatore della rassegna) cell. 335.8184342. Sara Cortellazzo, Lia Furxhi, Massimo Quaglia, Gianni Volpi
Organizzazione:AIACE, corso Marconi 4 – 10125 Torino tel./fax 011.6687200
AIACE Torino, Galleria Subalpina 30 – 10123 Torino