RO.GO.PA.G.: di ROssellini, GOdard, PAsolini, Gregoretti

l’Archivio Storico del Cinema Italiano in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale
I N V I T A
domenica 24 settembre alle ore 10.00 alla proiezione del film
RO.GO.PA.G.
di ROssellini, GOdard, PAsolini, Gregoretti
nella sala 3 del Warner Moderno, piazza della Repubblica, Roma
INGRESSO LIBERO, FINO AD ESAURIMENTO POSTI

il film

ROGOPAG – LAVIAMOCI IL CERVELLO (1962)

regia di Roberto Rossellini, Jean Luc Godard, Pier Paolo Pasolini, Ugo Gregoretti.

 Film in 4 episodi: "il nuovo mondo" di Jean-Luc Godard, "la ricotta" di Pier Paolo Pasolini, "il pollo ruspante" di Ugo Gregoretti, "illibatezza" di Roberto Rossellini.

(Copia proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale)ilcorto.it

 

ommento e coordinamento musicale: Carlo Rustichelli; scenografia: Flavio Mogherini; costumi: Danilo Donati; segretarie di edizione: Marcella Rossellini, Lina D’Amico; direttori di produzione: Eliseo Boschi, Yves Laplanche; ispettori di produzione: Antonio Negri, Fernando Franchi, Ruggero De Bonis; segretari di produzione: Enzo Ocone, Bruno Frascà; organizzatore generale: Manolo Bolognini; operatori: Giuseppe Ruzzolini, Sergio Martinelli; fonici: Bruno Brunacci, Luigi Puri; truccatore: Goffredo Rocchetti; parrucchieri: Gustavo Sisi, Maria Teresa Corridoni; teatri di posa: Cinecittà; negativi: Ferrania P.30, Kodak Eastmancolor; stabilimento di sviluppo e stampa: Istituto Nazionale Luce; sincronizzazione: Titanus; doppiaggio: CID – CDC; produzione: Alfredo Bini per Arco Film, Cineriz (Roma), Lyre (Parigi); distribuzione: Cineriz; Nulla Osta Ministeriale: n. 39455 dell’ 8/02/1963,

 AUTORI, INTERPRETI, PERSONAGGI E SINOSSI (per i vari episodi):

 “ILLIBATEZZA” soggetto, sceneggiatura e regia di Roberto Rossellini.

Direttore della fotografia (b/n): Luciano Trasatti a.i.c.; montaggio: Daniele Alabiso; aiuto regista: Renzo Rossellini.

Con Rosanna Schiaffino (Anna Maria, la hostess), Bruce Balaban (Joe, il corteggiatore americano), Gianrico Tedeschi (lo psichiatra), Carlo Zappavigna (Carlo, il fidanzato di Anna Maria), Maria Pia Schiaffino (una hostess).

Durante un volo a Tokio, una hostess viene corteggiata da un americano, colpito dal candore della sua bellezza mediterranea; per liberarsene ed evitare l’ira del fidanzato meridionale stravolge il suo look abituale.

 “IL NUOVO MONDO” soggetto, sceneggiatura e regia di Jean Luc Godard.

Direttore della fotografia (b/n): Jean Rabier; montaggio: Agnes Guillemot, Lila Lakshmanan; aiuto regista: Charles Bitsch.

Con Jean Marc Bory (il narratore), Jean Luc Godard (il passante che prende una pillola), Alexandra Stewart (Alexandra).

A Parigi, in seguito all’esplosione di una bomba atomica sotterranea, un cittadino prende atto della  disumanizzazione degli abitanti.

“IL POLLO RUSPANTE” soggetto, sceneggiatura e regia di Ugo Gregoretti.

Direttore della fotografia (b/n): Mario Bernardo; montaggio: Nino Baragli; aiuto regista: Carlo Di Carlo.

Con Ugo Tognazzi (Togni, il padre di famiglia), Lisa Gastoni (la moglie), Ricky Tognazzi e Antonella Taito (i figli).

A Milano, nel pieno del boom economico, una famiglia medioborghese viene risucchiata dalla febbre del neoconsumismo, tentando d’acquistare un terreno in campagna.

“LA RICOTTA” soggetto, sceneggiatura e regia di Pier Paolo Pasolini.

Direttore della fotografia (b/n e Technicolor): Tonino Delli Colli a.i.c.; montaggio: Nino Baragli;

aiuti regista: Sergio Citti, Carlo Di Carlo.

Con Orson Welles (il regista, doppiato da Giorgio Bassani), Mario Cipriani (Stracci, la comparsa), Thomas Milian, Lamberto Maggiorani, Ettore Garofalo, Giovanni Orgitano (le altre comparse), Danilo Donati (un attrezzista), Enzo Siciliano, Andrea Barbato, Gaio Fratini, John Francis Lane, Adele Cambria, Giuliana Calandra, Letizia Paolozzi (gli invitati sul set), Vittorio La Paglia ( il giornalista), Vittorio Melloni ( l’aiuto regista), Laura Betti (Sonia, l’attrice protagonista), Elsa De Giorgi ( la moglie del produttore), Edmonda Aldini (Valentina), Franca Pasut (una comparsa), Rossana Di Rocco ( la figlia di Stracci), Maria Pia Bernardini (Natalina).

A Roma, durante la lavorazione di un film sulla Passione di Cristo, un sottoproletario ingaggiato per il ruolo del ladrone buono, muore a causa di un’indigestione.


le recensioni

 La sigla RoGoPaG indica le iniziali dei quattro registi (…).

E quel nome che sembra quello di una società, ha un suo significato anche in sé, perché sta su di un'opera che vuol parlare di civiltà industriale, vista in uno dei riflessi che ci interessano più da vicino, quel condizionamento al consumo e le sue spesso abnormi deformazioni che premono sulla individualità dell'uomo d'oggi e tendono, in vista di non meglio identificati interessi comuni, a farne un numero i cui gusti e le cui preferenze siano facilmente identificabili.

Dalla personalità e dalla varietà dei quattro registi, dall'interesse del tema proposto, il film deriva sicuramente una sua vivacità e una sua modernità.

Che valgono, in buona misura, a bilanciare i non trascurabili e irritanti difetti.
(P.V., “Il Popolo”, 26 febbraio 1963).

 RoGoPaG, bizzarro titolo che il produttore Alfredo Bini ha ricavato dai cognomi dei registi impegnati nei vari episodi, si raccomanda soprattutto per il racconto di Pasolini.

Degli altri è piuttosto divertente Il pollo ruspante di Ugo Gregoretti, variazione sarcastica sulle stranezze del miracolo italiano (…).

Come al solito, Ugo Tognazzi è bravissimo nella raffigurazione dell'italiano medio negli "anni sessanta", un personaggio che gli resterà attaccato e lo consegna, se non alla storia del cinema, almeno a quella del costume.

Il nuovo mondo, di Jean Luc Godard, è una novelletta intellettualistica sugli effetti psicologici di una immaginaria esplosione atomica su Parigi.

In un'aura vagamente jettatoria si muovono, deliberatamente inespressivi, Jean Marc Bory e Alexandra Stewart.

Godard fonde lo spauracchio termonucleare con la realtà dell'alienazione, ma il racconto è gracile, né spiritoso né terrificante.

Meglio tacere infine sull'episodio di Roberto Rossellini, intitolato Illibatezza e dedicato all'arte di Rosanna Schiaffino.

Diremo soltanto che Rossellini sembra impegnato masochisticamente a far sfigurare quelli di noi che lo considerano un maestro, e a dar ragione ai suoi superficiali detrattori.
(Tullio Kezich, “La settimana Incom”, 3 marzo 1963).

 (…)L'episodio di Pasolini ha la complessità, nervosità, ricchezza di toni e varietà di livello delle sue poesie; si potrebbe anzi definire un piccolo poema in immagini cinematografiche.

Da notarsi l'uso nuovo e attraente del colore alternato al bianco e nero.

Orson Welles, nella parte del regista straniero che si lascia intervistare, ha creato con maestria un personaggio indimenticabile.(…)
(Alberto Moravia, “L’Espresso”, 3 marzo 1963) 

 

Statistiche web e counter web