RIGENERAZIONE dei Videonastri Analogici Deterioati:

DOMENICA 12 ore 18.00 Cinema Trevi – Cineteca Nazionale Vicolo del Puttarello , 25

Laboratorio per la RIGENERAZIONE dei VIDEONASTRI ANALOGICI deteriorati dal tempo e loro salvataggio su supporto DIGITALE

Un servizio per Salvaguardare il materiale audiovisivo su nastro RVM come forma di salvaguardia della società contemporanea e delle nostre memorie.

Gli RVM (Registrazioni video magnetiche), sono videonastri incisi negli anni '60-'70, che contengono le prime documentazioni realizzate con videoregistratori da studio e portatili. Dall'invenzione dei videoregistratori portatili e della loro diffusione sul mercato, a partire dalla fine degli anni '60 e successivamente per una ventina di anni, oltre ai numerosi gruppi di lavoro che registrarono su quei videotape a "bobine aperte" un'ampia gamma di avvenimenti (inchieste antropologiche, documentazioni etnografiche, performance d'arte d'avanguardia ormai storiche, etc ..) Alberto Grifi e Gianfranco Baruchello realizzarono a Parigi interviste a maitre à penser , tra le quali si ricordano: David Cooper , Pierre Klossowski , Felix Guattari , jean Francois Lyotard , Alain Jouffroy , e, con Sarchielli , il film "Anna", considerato un "cult-movie".
Questo patrimonio di documentazione storica tanto consistente quanto inestimabile se si pensa che non nacque dalla necessità di produrre spettacolo ma, al contrario, fu realizzato "in presa diretta" sull'autentica realtà sociale, è destinato ad essere perduto. Infatti i polimeri che costituiscono il legante delle particelle magnetiche e i policarbonati stesi posteriormente sul supporto del nastro, che dovrebbero avere la funzione di incrementarne la scorrevolezza, col passare del tempo hanno subito una degenerazione della struttura: nelle vecchie bobine si è prodotta e sedimentata una collosità che, altera la normale continuità di scorrimento del nastro, rendendo irregolare la lettura delle tracce di sincronizzazione tra immagini e suono.
Tra i primi a cercare una soluzione al problema degli RVM è stato Alberto Grifi , (pittore, regista, cameraman, fonico, fotografo pubblicitario di aeroplani, autore di marchingegni cinematografici come il " vidigrafo ") uno dei primi autori di quello che venne chiamato cinema sperimentale italiano, che già nel 92 realizzò un macchinario artigianale per rendere visibili una parte dei suoi videotape deteriorati per invecchiamento. L' analisi di questo problema ha permesso di individuare la tecnologia di rigenerazione consistente in un trattamento fisico-chimico delle superfici del videotape che lasci inalterate le configurazioni magnetiche.

Una volta trattato con questo procedimento, il videonastro può essere di nuovo letto mediante un registratore dello stesso standard, vale a dire con un videotape-recorder identico a quello che fu usato per inciderlo.

Successivamente a questa fase si potranno trasferire le vecchie videoregistrazioni analogiche su un supporto digitale stabile nel tempo, o comunque periodicamente clonabile senza perdita di qualità. Questo metodo di lavoro lascia inoltre aperta l'opportunità del trasferimento delle immagini video, restaurate, su pellicola cinematografica.

Recentemente Alberto Grifi , avvalendosi delle esperienze passate, ha progettato e realizzato con il Consorzio media Comunications un laboratorio professionale per la rigenerazione di nastri video RVM. Il laboratorio è ospitato all'interno del Parco Scientifico di Tortona ed è operativo da settembre 2004 . Il laboratorio esegue la rigenerazione dei videonastri girati a cavallo degli anni '60 - '70, per la riconversione in digitale delle pellicole analogiche. Questo darà la garanzia al recupero della memoria storica e per il riposizionamento culturale degli audio-video-archivi La rigenerazione consiste in un trattamento fisico-chimico delle superfici del videotape che lasci inalterate le configurazioni magnetiche. Successivamente a questa fase le vecchie videoregistrazioni analogiche sono trasferibili su un supporto digitale.

L'obiettivo dichiarato è salvare dal deterioramento i videonastri incisi negli anni '60-'70, vale a dire le prime documentazioni realizzate con videoregistratori da studio e portatili, che hanno subito nel giro di un ventennio un rapido ed inaspettato processo di invecchiamento.

Il Consorzio Media Communication , è specializzato nei settori ad alta trasformazione tecnologica e culturale ed in particolare per servizi di digitalizzazione, di catalogazione, di conservazione e restauro dei vecchi videonastri analogici.

Il Consorzio è composto da :
Il Centro Europeo Educativo S.r.l . , in Via Medici 61 a Torino, è una Struttura progettata ed attuata per fornire risposte adeguate alle richieste provenienti dal mondo delle aziende. La sede principale è a Torino ed opera, con Aziende di varie dimensioni ed appartenenti a differenti settori merceologici, in tutto il territorio nazionale travalicando anche gli stessi confini.
HDL Handling Delivery Logistic è un consorzio di aziende con una consolidata esperienza nel settore dei servizi gestionali. L'HDL si pone sul mercato tramite l'offerta di prodotti e servizi logistici gestionali integrati come partner con cui condividere l'onere della gestione di rami di azienda.
Minimizzare i costi, diminuire gli oneri degli investimenti, concentrare le risorse umane interne sul core business, ricercare partner affidabili a cui delegare sono sempre più frequentemente i motivi per cui le imprese terziarizzano parte delle attività che accompagnano i loro processi produttivi.

INTERACT s.r.l .: Cinquanta figure professionali altamente qualificate, che lavorano in stretta coordinazione in un ambiente propositivo ed orientato alla comunità d'intenti, una sede centrale nel cuore di Roma, supportata da dotazioni d'avanguardia nel campo hardware, software e di Rete e un'officina tecnologica a Catanzaro Lido, fanno di interact una solida struttura di progettazione e realizzazione di sistemi multimediali ad alto contenuto tecnologico

CMC: consorzio media communication, sede legale Largo Vittorio Emanuele 87 a Torino e sede operativa C/o il Parco Tecnologico e delle Telecomunicazioni V. Scrivia a Tortona.

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